Entra nel vivo a Bevagna la competizione tra le quattro Gaite cittadine (San Giovanni, San Giorgio, Santa Maria e San Pietro) per la conquista dell’edizione 2025 del Palio del Mercato delle Gaite, dipinto quest’anno dall’artista cannarese Giampiero Magrini.
Appuntamento finale domenica 29 giugno, alle 21.30 in piazza Filippo Silvestri, con la Gara di tiro con l’arco (Arcatores Gaitarum) e, a seguire, la proclamazione dei vincitori (nel 2024 il Palio fu vinto dalla Gaita di San Pietro).
Il risultato finale verrà stabilito sulla base dei risultati complessivi ottenuti dalle Gaite nelle quattro prove che, in questi giorni, stanno animando il borgo umbro nell’ambito della storica manifestazione di rievocazione della vita quotidiana di epoca medievale, dedicata quest’anno a Dante, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, dal titolo “Vassene ‘l tempo e l’uom non se n’avvede”. Il Mercato delle Gaite prosegue infatti fino a domenica con incontri storici e letterari, conferenze, spettacoli di strada, spettacoli teatrali, concerti, laboratori di canto e musica medievali, una mostra di strumenti musicali medievali e itinerari guidati alla scoperta della Bevagna medievale.
Le quattro sfide (i singoli premi sono stati realizzati dalla giovane artista bevanate Stella Bastianelli) vedono le Gaiteaffrontarsi in gare che declinano da diversi punti di vista ricostruzione di grande rigore, suggestione e qualità scenica, per raccontare 100 anni – tra il 1250 ed il 1350 – nella storia di Bevagna. Come la Gara dei mestieri medievali (Artes Gaitarum), in cui i visitatori possono scoprire la lavorazione della carta bambagina, la vetreria, la zecca e la lavorazione della canapa, la seta e la segheria idraulica, la tintoria e lo scriptorium: 8 mestieri antichi, in gran parte scomparsi, modernissimi nell’attenzione alla sostenibilità.
La Gara del mercato medievale (Mercatores Gaitarum), con ceramisti, panettieri, canestrai, venditori di pelli e stoffe, animali, armaioli, macellai, in cui la cura per la ricostruzione estetica filologica va di pari passo con il rispetto dei trattati del ‘300 e del ‘400 per la preparazione dei prodotti in vendita e per ogni aspetto dell’attività.
E la Gara gastronomica (Coquina Gaitarum), in cui quattro taverne e quattro locande – che accolgono quotidianamente i visitatori del Mercato delle Gaite – presentano anche un “piatto gara” (come, quest’anno, il brodo saracenico, o il capriolo ai 5 pepi). Nella valutazione la giuria tiene conto della preparazione – che deve seguire la letteratura culinaria del ‘300 – e della contestualizzazione dell’allestimento scenografico (ricostruendo una locanda, la casa di un mercante o il refettorio di un convento).
Programma completo: https://www.ilmercatodellegaite.it/il-mercato-delle-gaite/
