Una storia terribile di abusi tra le mura domestiche, nella casa in cui viveva con i genitori e la sorella. Lì dove, in realtà, avrebbe dovuto sentirsi più al sicuro. Ma così non è stato per la giovane folignate, non ancora maggiorenne, che si è ritrovata a subire violenze sessuali da parte del padre e, secondo quanto sarebbe emerso, anche da altri uomini, che avrebbero abusato di lei con il consenso dell’uomo, un 41enne finito in manette e allontanato dalla famiglia, dalle persone che avrebbe dovuto proteggere e che, invece, ha maltrattato. Sì, perché accanto ai reati di violenza sessuale e atti sessuali con minori, all’uomo vengono contestati anche quelli per lesioni personali e maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e della figlia che la donna aveva avuto da una precedente relazione.
A mettere la parola fine ad una storia che mette i brividi solo a pensarci è stata la madre delle due ragazze, che ha trovato la forza di chiedere aiuto al locale commissariato, diretto dal vice questore Adriano Felici. Grazie alla denuncia sporta dalla donna, infatti, sono scattate le indagini da parte del personale di via Garibaldi, sotto il costante coordinamento della Procura di Spoleto, che hanno permesso di portare alla luce una vicenda tragica per le ripercussioni fisiche e psicologiche con cui dovranno fare i conti le tre donne.
Secondo quanto emerso, i maltrattamenti nei confronti della moglie andavano avanti da anni, ma negli ultimi due si erano intensificati, con minacce di morte avvenute anche attraverso l’utilizzo di coltelli, violenze fisiche, percosse e atti denigratori. In alcune occasioni, inoltre, il 41enne era arrivati a percuotere violentemente anche la figlia che, come detto, la donna aveva avuto da una precedente relazione, all’epoca dei fatti ancora minorenne.
Ma gli episodi più cruenti e inenarrabili hanno avuto come destinataria la stessa figlia dell’uomo, il sangue del suo sangue. L’attività investigativa, condotta da poliziotti, ha infatti consentito di documentare come l’uomo, in stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol, nel 2024 avrebbe abusato della ragazza, arrivando palpeggiarla e baciarla. E, sempre da ubriaco, avrebbe permesso che anche altri uomini, suoi conoscenti attualmente ignoti, approfittassero della figlia, senza mai arrivare a rapporti sessuali completi. Ed è su questo fronte che la polizia sta continuando a lavorare per poter risalire all’identità degli altri responsabili.
Concluse le indagini, la Procura della Repubblica di Spoleto, in considerazione della gravità e della reiterazione dei fatti contestati all’uomo, ha quindi richiesto al Gip l’applicazione di una misura cautelare custodiale. A carico del 41enne sono quindi scattati gli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico e il divieto assoluto di comunicare con la moglie e le figlie vittime di tanta violenza.