Un utile netto di 5,4 milioni di euro, in crescita del 74,9% rispetto al 2023, quando si era fermato a 3,1 milioni. È il risultato conseguito dalla Valle Umbra Servizi nel 2024, così come emerso nel corso dell’assemblea dei soci che si è tenuta martedì primo luglio a Foligno, con l’approvazione del bilancio di esercizio. Bilancio che riporta anche ricavi per 62,5 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo (EBITDA) raggiunge i 14,4 milioni, pari al 23% dei ricavi, in crescita rispetto al 20,1% dell’anno precedente (EBITDA 2023: 11,9 milioni su 59,2 milioni di ricavi). Risultati che, per Vus, “testimoniano una gestione industriale sempre più efficiente e orientata alla creazione di valore per il territorio”.
Passando, invece, al capitolo investimenti, sono stati complessivamente 30,6 milioni nel 2024 contro i 19,2 del 2023. Di questi, 25,2 milioni di euro hanno interessato investimenti sul fronte idrico. Numeri alla mano, sottolineano dalla multiutility umbra, “un impegno che si traduce in 163 euro per abitante servito, contro i 105 euro del 2023 e ben al di sopra della media nazionale, attestata a 72 euro”. Risorse, specificano, destinate a potenziare la resilienza delle reti, migliorare l’efficienza energetica, ridurre le perdite idriche e sviluppare impianti sempre più sostenibili, grazie anche al supporto di fondi Pnrr, risorse europee e al finanziamento “green” sottoscritto con la Banca europea per gli investimenti (Bei).
“Chiudiamo un esercizio particolarmente significativo per Valle Umbra Servizi con risultati che premiano una visione strategica orientata all’innovazione, alla sostenibilità e al rafforzamento patrimoniale” ha commentato il dg Marco Ranieri, aggiungendo come i 48 milioni ottenuti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e i 35 milioni della Bei confermano “il valore dei nostri progetti e la solidità della nostra governance”. “Valle Umbra Servizi – gli ha fatto eco il presidente Vincenzo Rossi – è oggi un attore strategico dello sviluppo locale, capace di coniugare rigore economico e attenzione al benessere delle comunità servite”.
Durante l’assemblea presentato il Bilancio di sostenibilità 2024, redatto secondo gli standard Gri (Global Reporting Iniziativa), che descrive l’impegno sul fronte ambientale, sociale e di governance. Illustrato anche il nuovo Piano di decarbonizzazione 2030, che prevede la riduzione del 42% delle emissioni dirette e indirette rispetto al 2023, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e gli standard SBTi.
In chiusura i numeri sul patrimonio netto che ammonta a 36,2 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto è sceso a 12,8 milioni, contro i 17,8 milioni del 2023.