Una vita trascorsa in quello scrigno di cultura che si nasconde dietro il grande portone marrone di piazza San Giacomo, al civico 1. È lì, tra gli scaffali della biblioteca “Jacobili”, che in tanti l’hanno incontrata, l’hanno conosciuta. Lei, Cesarina Fioretti, tra quelle stanze ha lavorato per oltre 40 anni come segretaria e bibliotecaria. Poi, negli scorsi giorni la scomparsa, che ha provocato in quanti hanno avuto modo di incontrarla sulla loro strada – dal personale della biblioteca ai collaboratori, passando per amici, studiosi, e lettori – un’unanime e commossa partecipazione. Così come grande è stato il dolore ma anche il profondo affetto che gli ha voluto tributare la biblioteca diocesana. “Nutrice e custode della biblioteca – si legge, infatti, nel ricordo pubblicato sui social -, instancabilmente votata al lavoro come per atto di fede e di amore verso il prossimo, la sua cura paziente e senza sconti del patrimonio culturale, la sua premurosa affabilità in qualunque opera la vedesse coinvolta e la sua sagace e materna accoglienza dell’altro lasciano un ricordo colmo di infinita gratitudine e un modello di virtù umane e professionali da tenere sempre vivo. Dalle invisibili pagine del libro del firmamento in cui gli angeli ti ricevono, cara Cesarina , ti sia moltiplicato il bene di cui sei stata autrice. E che tu – si legge in chiusura del post – sia la nostra stella per leggere ancora e sempre una rotta tra le righe confuse del libro del mondo in cui coltiviamo la tua memoria, anche nella luce incerta di domani”. L’ultimo saluto a Cesarina Fioretti è stato dato nella mattinata di lunedì 18 agosto nella chiesa di Borroni.
Addio a Cesarina Fioretti
La storica segretaria e bibliotecaria della “Jacobilli” è venuta a mancare negli scorsi giorni. Il ricordo: “Instancabilmente votata al lavoro come per atto di fede e di amore verso il prossimo”
Pubblicato il 18 Agosto 2025 10:49
Cesarina Fioretti (immagine tratta dal documentario "La Biblioteca Lodovico Jacobilli del Seminario di Foligno")
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