Sarà Trevi, che questa sera (martedì 19 agosto) e domani (mercoledì 20 agosto), farà da sfondo al “Festival Federico Cesi – Musica Urbis”, arrivato alla sua 18esima edizione. Questa sera, alle 21.15, la cittadina umbra ospiterà nel suggestivo chiostro di San Francesco, “Superstar”, un concerto di musica antica con brani di Bonporti, Veracini, Stradella, Vivaldi e altri autori del Settecento. Il concerto promette virtuosismi e raffinate sonorità eseguite su strumenti originali d’epoca, offrendo un’esperienza immersiva nella musica barocca. Domani, sempre alle 21.15, ma al teatro “Clitunno”, il programma prevede un altro evento di grande rilievo, dal titolo “Lirica Patrimonio dell’Umanità” con arie tratte dall’opera “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, eseguite dal DQ Opera Ensemble sotto la direzione di Claudio Shin.
L’edizione 2025, conferma la tradizione culturale e artistica della manifestazione che, da anni, richiama pubblico e artisti di calibro internazionale, valorizzando il patrimonio umbro nel segno della musica. Il “Festival Federico Cesi” non si limita a essere un’occasione di ascolto musicale di alto livello, ma rappresenta anche un importante momento formativo. Attraverso campus, corsi di perfezionamento e attività didattiche, il festival sostiene giovani musicisti, promuovendo lo scambio culturale e artistico con il contributo di istituzioni e amministrazioni umbre, quali i patrocini di Regione Umbria, della Diocesi di Orvieto-Todi e dei Comuni coinvolti.
Chi desidera vivere le serate del festival, potrà prenotare il proprio posto per partecipare a questa rassegna che unisce scienza e arte, e passato e presente, in uno dei contesti più affascinanti d’Italia. Infatti, l’idea della prima edizione del festival nel 2008 nasce proprio dalla volontà di unire passato e presente, celebrando la figura di Federico Cesi (1586-1630), scienziato e naturalista, nobile umbro-romano, che fondò nel 1603 a Roma, l’Accademia dei Lincei. L’opera di Cesi si legò profondamente all’Umbria, in particolare al palazzo Cesi di Acquasparta, dimora della sua famiglia e centro di attività culturali e scientifiche, dove ospitò spesso studiosi, tra cui Galileo Galilei, che, nel 1611, entrò a far parte dell’Accademia dei Lincei, diventando membro e amico stretto di Cesi. L’Accademia lo sostenne nelle sue battaglie e permise anche la diffusione di nuovi strumenti come il telescopio e il microscopio, favorendo importanti scoperte in ambito naturale e astronomico. Federico Cesi morì prematuramente nel 1630, un evento che portò ad una temporanea crisi dell’Accademia, ma il suo lascito rimase fondamentale nella comunità scientifica fino alla successiva rinascita dell’Accademia, che ancora oggi, è una delle più antiche istituzioni scientifiche europee.
Le prenotazioni sono aperte per chi desidera vivere questa rassegna musicale sotto le stelle nei meravigliosi borghi umbri, con molti appuntamenti ad ingresso libero e anche in live streaming.