S’intitola “Il cuore nascosto del Cantico. Da Sora Morte a Frate Sole, san Francesco e le strofe del vescovado” ed è l’ultimo libro di monsignor Domenico Sorrentino. Il saggio, uscito per Mondadori il 16 settembre scorso, è una rilettura inedita del “Cantico delle Creature”, che prende le parti dalle ultime due strofe, quelle cioè che San Francesco ha dedicato al perdono, al dolore e – come detto – a “Sora Morte” e che sono state composte proprio nel vescovado di Assisi. Una rilettura che arriva in concomitanza con gli 800 anni dalla composizione del testo. Domani (giovedì 25 settembre) il libro a firma di monsignor Sorrentino sarà presentato nella sala della Spogliazione del palazzo vescovile di Assisi. A parlarne, insieme con il vescovo, saranno lo storico e saggista Franco Cardini e il giornalista Piero Damosso, coordinatore del Comitato editoriale della Fabbrica di San Pietro.
Per l’occasione l’Associazione Umbria Pro-Attiva di Perugia e I‘istituto omnicomprensivo “Dante Alighieri” di Nocera Umbra, in collaborazione con la Diocesi guidata da monsignor Sorrentino, inaugureranno la mostra “Cantico delle Creature”. Un’esposizione realizzata dagli studenti del Laboratorio di fotografia e immagine proveniente da un archivio al quale hanno lavorato, in diversi anni scolastici, gli allievi dell’istituto nocerino seguiti dai professori Giuliano Tili e Oriella Galafate. L’organizzazione e l’allestimento è a cura dell’Associazione Umbria Pro-Attiva Perugia con la collaborazione creativa di Antonio Pucci, Carlo Calzolari, Carlo Settimi, Giuliano Tili e Walter Malagoli.
La mostra, composta da 18 quadri, consiste nell’elaborazione con specifiche composizioni visive diversificate della struttura grafica seguendo l’ordine del testo poetico scritto da San Francesco. Dopo alcuni quadri introduttivi di presentazione si prosegue evidenziando, una alla volta, le terzine del “Cantico” unendole ad una immagine particolarmente ideativa e incisiva. Non mancheranno lavori che trattano di “alcuni grossi mali che affliggono i nostri tempi: la violenza, la droga, l’inquinamento, il mancato rispetto delle regole comportamentali sulle strade”. L’esposizione si conclude con una suggestiva immagine che riproduce le tre pagine del manoscritto 338, una delle più antiche testimonianze del testo originale custodito nella biblioteca del Sacro Convento di Assisi.