18.9 C
Foligno
sabato, Ottobre 4, 2025
HomeAttualitàLa Quintanella di San Giovanni Profiamma crea spirito di squadra, arte e...

La Quintanella di San Giovanni Profiamma crea spirito di squadra, arte e solidarietà

Da 44 anni la manifestazione unisce i più piccoli in una festa di amicizia e partecipazione, tra gare in bicicletta, talenti artistici locali e un forte impegno solidale che rinnova lo spirito di don Eros Mancinelli. Ci si ritrova domenica 5 ottobre, tutti in campo per disputare la sfida

Pubblicato il 4 Ottobre 2025 14:47 - Modificato il 4 Ottobre 2025 14:49

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Preso a Foligno desitinatario di mandato di arresto europeo

Ad arrestare un 41enne straniero sono stati gli agenti del locale commissariato: l'uomo dovrà scontare una pena di due anni e cinque mesi di carcere

Foligno accoglie la statua della Madonna di Loreto

Tappa in città per la Peregrinatio Mariae che, attraversando la Via Lauretana, arriverà a Roma per il Giubileo della Spiritualità Mariana. L’appuntamento è per domenica 5 ottobre: tra i tre momenti di preghiera previsti la celebrazione nella cattedrale di San Feliciano

Cinghialette al debutto in Coppa, domani arriva la Ternana Thyrus

Il momento è arrivato. Per l’Atletico Foligno da domani...

La Quintanella di San Giovanni Profiamma è una festa che racconta la bellezza della comunità e l’entusiasmo dei più giovani. Nata 44 anni fa, grazie a don Eros Mancinelli, che capì l’importanza di creare un gruppo coeso fra i ragazzi, si ispira alla storica Quintana di Foligno. L’evento si svolge nell’area del campo sportivo del paese, con una gara che vede i cavalieri, ragazzi dagli 8 agli 11 anni, accompagnati dalle dame in campo, per gareggiare in bicicletta sotto lo sguardo vigile e incoraggiante del Dio Marte.

Durante lo svolgimento della festa, sono molteplici le iniziative in cui i ragazzi sono protagonisti, con il solo sano scopo di fare squadra senza distinzione alcuna, ma con un grande spirito di partecipazione. Quest’anno la festa ha aperto i battenti il 1° di ottobre, e le prime due serate si sono svolte con la consueta cena di presentazione da parte dei sette rioni partecipanti: Case Basse, Cimabue, Colle, Mazzante, Mulino, San Girolamo e Turri, dei rispettivi dama e cavaliere e della presentazione del Palio. L’opera d’arte quest’anno è stata ideata e dipinta da uno dei giovani del paese: “Teniamo molto a rispettare questa peculiarità per cui è nata la Quintanella – dichiara una delle organizzatrici, Martina Ferri – i ragazzi del paese devono essere i veri protagonisti della festa, ognuno con la sua peculiarità e attitudine in modo che il loro talento si possa manifestare”. Infatti, il Palio di quest’anno porta il segno di un giovane talento locale, Edoardo Zucchini, 13 anni, che ha dato ampia dimostrazione della sua capacità artistica. Edoardo Zucchini racconta della sua grande passione per l’arte del disegno, che i nonni gli hanno trasmesso: “Nonno aveva un’agenda in cui realizzavo le mie prime creazioni e mentre mi appassionavo all’arte del disegno mi consigliava nel miglioramento del tratto”. È stato così che, crescendo, Edoardo si appassionava sempre di più all’arte classica, chiedendo alla mamma Katiuscia e a papà Luciano di vistare i musei più importanti d’Italia e d’Europa per osservare da vicino il tratto dei grandi pittori. Il giovane artista racconta poi la sua ispirazione per la creazione del Palio: “Questa estate, sotto l’ombrellone, con carta e matita, disegnavo mentre immaginavo quali potessero essere gli elementi più significativi da poter inserire nel disegno, la Madonna del Cardellino di Raffaello, che protegge i bambini che partecipano alla festa, il rosone della chiesa di San Giovanni Profiamma, e il cavaliere, che doveva avere dei colori che non richiamassero nessuno dei rioni, mentre, al contrario, le piume del suo cappello si ispirano  ai colori di tutti i cavalieri partecipanti, poi i loghi dei rioni, che sono in risalto su un cielo azzurro”. E mentre Edoardo racconta, esprime con la sua pacatezza e ponderazione le scelte fatte per creare un’opera d’arte a tutti gli effetti.

La festa, sotto la guida del comitato della Quintanella presieduto da Simone Favaroni, entra nel vivo oggi nel pomeriggio con il Corteo storico che attraverserà il paese, fino agli impianti sportivi, con la lettura del Bando, l’estrazione dell’ordine di gara per domenica e la presentazione della dama e del cavaliere, i cui vestiti vengono revisionati e rinnovati ogni anno dalle “sapienti mani delle sarte del paese” così spiega Martina Ferri, a rimarcare la forte partecipazione degli abitanti di San Giovanni Profiamma.

Ma la Quintanella è molto più di una gara, è un evento che mantiene vivo lo spirito educativo voluto da don Eros Mancinelli: l’amicizia, la condivisione e la solidarietà, molto significativo è il “Premio Don Eros Mancinelli”, che viene assegnato attraverso una commissione di valutazione, in memoria, ed è finanziato dal fratello Claudio, destinato ad una o più persone che si distinguono per azioni che rispecchiano lo spirito della Quintanella. Quest’anno la buona azione è doppia, gli artisti del manufatto che verrà dato in premio, i fratelli Matteo e Luciano Botti, hanno rinunciato al loro compenso, per destinarlo in beneficenza al Comitato Daniele Chianelli.

Un ulteriore segno di questa vocazione solidale è la visita che un piccolo  corteo in costume fa ogni anno, la settimana successiva alla gara, con tamburi e musica,  alle case di cura per anziani, Villa Salmata e all’Opera Pia Bartolomei Castori, per esprimere vicinanza agli anziani ospiti e nello stesso tempo per sollecitare la carità e la sensibilità nei ragazzi che partecipano alla visita.

Articoli correlati