16.8 C
Foligno
mercoledì, Ottobre 22, 2025
HomeAttualitàLe antiche tradizioni culinarie protagoniste della Cena Ecumenica 2025

Le antiche tradizioni culinarie protagoniste della Cena Ecumenica 2025

A Foligno l’evento promosso dalla delegazione cittadina dell’Accademia Italiana della Cucina. Nel corso dell’incontro consegnati riconoscimenti a figure storiche come Marcello Ronconi e Marco Caprai

Pubblicato il 22 Ottobre 2025 11:32 - Modificato il 22 Ottobre 2025 11:35

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno arrivano Renato Coen e Rick Dufer per Glaukopis in Festival

La rassegna, alla prima edizione, tra giovedì 23 e domenica 26 ottobre riempirà palazzo Trinci e l'auditorium San Domenico con convegni, presentazioni, spettacoli e dibattiti

Contributo affitti, a Foligno stanziati 123mila euro

Le domande da parte degli interessati potranno essere presentate entro il prossimo 20 novembre. Ecco tutti i requisiti per accedere ai contributi e le modalità di presentazione delle domande

Fumogeni durante Foligno-San Venanzo: niente stadio per un anno per due tifosi

L’episodio durante lo spareggio dello scorso maggio per la promozione in Eccellenza. Incastrati dai video della Scientifica del commissariato di via Garibaldi, per un 48enne ed un 52enne è scattato il Daspo del questore

La sala delle candele della C’ereria delle Conce ha fatto da suggestivo sfondo alla Cena Ecumenica 2025, organizzata dalla delegazione di Foligno dell’Accademia Italiana della Cucina, guidata da Claudia Valentini. Il sodalizio, attraverso gli accademici, valorizza e tutela le antiche tradizioni culinarie di ogni territorio italiano, sostenendo la cultura del buon cibo come patrimonio da preservare e promuovere. Il conviviale, che quest’anno ha avuto per titolo “Gli arrosti, gli umidi, i bolliti nella cucina della tradizione regionale”, rappresenta per l’Accademia un momento  di coesione tra i suoi membri, presenti in Italia e nel mondo,  con quasi 8mila iscritti.

L’evento si ripete tradizionalmente ogni anno, il terzo giovedì di ottobre, con gli accademici che siedono simbolicamente a tavola tutti insieme lo stesso giorno alla stessa ora, come momento di riflessione culturale e gastronomico sul tema dell’anno. Durante la serata organizzata a Foligno sono stati consegnati dei riconoscimenti a due illustri accademici,  per il loro impegno nella delegazione: Marco Caprai, che opera con passione dal 1990, ha ricevuto il Diploma di appartenenza trentacinquennale, e Marcello Ronconi, attivo da 40 anni, invece, il Diploma di benemerenza, “come esempio mirabile di attaccamento all’Istituzione e di fede alle sue finalità”.

Ronconi, nel suo intervento, ha illustrato il menù scelto per la cena ecumenica, sottolineando come la preferenza dei piatti sia sempre orientata all’utilizzo di prodotti stagionali. Ronconi, da medico, ha ribadito come la selezione di alimenti freschi e di stagione sia fondamentale per la salute, un aspetto che ha sempre considerato prioritario nel suo percorso professionale.

Nel ringraziare per l’attestazione ricevuta, invece, Caprai ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’Accademia Italiana della Cucina nel mantenere vive le tradizioni gastronomiche locali, evidenziando anche l’importanza del vino, come elemento chiave dell’identità territoriale, indispensabile anche per la promozione del turismo enogastronomico nelle zone produttrici. 

Un momento particolarmente significativo è stato il ricordo da parte della delegata Claudia Valentini, della prestigiosa onoreficenza conferita a Marco Caprai dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, in riconoscimento alla sua imprenditoria etica legata alla sostenibilità e all’impegno profuso nel sociale per la collaborazione con la Caritas di Foligno, che ha portato all’inserimento di numerosi migranti nel mondo del lavoro.

La serata, ha inoltre segnato l’ingresso ufficiale di una nuova accademica nella delegazione folignate,  Paola Marzi.

La Cena Ecumenica si conferma così un appuntamento imprescindibile per l’Accademia Italiana della Cucina, capace di coniugare tradizione, cultura e salute, celebrando il valore universale della convivialità e dell’identità territoriale attraverso il linguaggio del cibo e della cucina locale di ogni delegazione.

Articoli correlati