Tra emozioni, folklore, tradizione ed enogastronomia, anche quest’anno il bilancio dell’Ottobre Trevano si è tradotto in un successo. Quella del 2025 è stata un’edizione che ha portato nella città dell’olio migliaia di turisti, attratti da numerose attività che hanno confermato la manifestazione come vero e proprio punto di riferimento nel panorama culturale umbro.
Dei punti cardine del mese più caldo dell’anno trevano, a trainare il successo della rassegna il Convivium dei Terzieri, vinto dal Terziere Castello, il Corteo Storico, in cui ha trionfato il Piano, le Allegorie e la corsa dei carri, che hanno visto ottenere la vittoria finale il Terziere giallonero del Matiggia, coinvolgendo rispettivamente 200, 400, 600 e 850 persone, tra spettatori e partecipanti attivi. Queste, nella seconda metà del mese, hanno poi lasciato spazio anche alle scene di vita medievale, viste da più di 500 spettatori, che hanno confermato la qualità di quanto messo in scena.
Durante l’Ottobre Trevano c’è stato grande entusiasmo anche intorno ai più giovani: il Palio dei Bambini, in cui Castello e Piano hanno conquistato il titolo con un ex aequo, e il Palio dei Ragazzi, vinto dal Castello, hanno condito con successo il giorno conclusivo della festa.
Cuore gastronomico e simbolico della manifestazione è stata, poi, la Mostra Mercato del Sedano Nero e la Sagra del Sedano Nero e della Salsiccia, giunta alla sua 61ª edizione. Un gran numero di visitatori, per l’occasione, hanno invaso le vie di Trevi, scoprendo il pregiato sedano nero.
“L’Ottobre Trevano – commenta il presidente dell’Ente Palio dei Terzieri, Alessandro Falasca – è il risultato di un grande lavoro di squadra: della Commissione artistica, dell’Assemblea, dei volontari e dei Terzieri. La ricerca storica, la preparazione atletica dei corridori, la precisione dei tamburini, la gioia dei giovani che si sentono parte di una comunità viva: tutto questo è il motore che ci spinge ad andare avanti. E sapere che Trevi è diventata il fulcro degli eventi umbri di ottobre è motivo di profondo orgoglio”.























