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Sitem ritira i licenziamenti, De Rebotti: “Scelta fondamentale”

L'azienda, dopo lo sciopero dello scorso 29 ottobre, in un incontro con i sindacati e con Confindustria ha annunciato un passo indietro aprendo agli ammortizzatori sociali. Brizi (Uilm Uil): "Felici di questa inversione di marcia"

Pubblicato il 21 Novembre 2025 18:29 - Modificato il 21 Novembre 2025 18:30

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Dopo lo sciopero, arriva il dietrofront. È ufficiale, questa mattina (venerdì 21 novembre) i vertici di Sitem Spa hanno ufficialmente ritirato la procedura di mobilità aperta nei confronti di 36 dipendenti dello stabilimento di Cannaiola di Trevi, aprendo alla cassa integrazione, che avrà inizio il primo dicembre. Dopo lo sciopero del 29 ottobre scorso promosso da Uilm Uil, Fim Cisl e Fiom Cgil, che aveva raccolto un’adesione pressoché totale da parte del personale, l’azienda di proprietà del gruppo americano Worthington Steel ha fatto un passo indietro che, nella mattinata di venerdì, ha comunicato ufficialmente in un incontro con le sigle sindacali e Confindustria.

L’azienda, impegnata nella produzione di lamierini magnetici per motori elettrici e che lo scorso anno era stata interessata da un cambio di proprietà, nelle scorse settimane aveva annunciato 36 esuberi per far fronte all’agguerrita concorrenza di compagnie asiatiche, decidendo di tagliare i costi del personale.

Decisione a cui la politica, nella persona dell’assessore allo Sviluppo economico Francesco De Rebotti, e i sindacati, tramite Uilm Uil, Fim Cisl e Fiom Cgil, si sono fin da subito opposti, lavorando per ottenere un dietrofront, arrivato – come detto – proprio oggi. Lo stesso De Rebotti ha commentato la decisione di Sitem, evidenziando la propria soddisfazione: “Si tratta di una scelta di responsabilità – ha detto –, che consente di salvaguardare i livelli occupazionali e di creare le condizioni per una gestione equa ed equilibrata della situazione aziendale, nel rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori”. 

“In fase di transizione – ha proseguito – è fondamentale portare avanti un modello di relazioni industriali fondato sul dialogo. Solo attraverso la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti sarà possibile tutelare l’occupazione e salvaguardare il tessuto produttivo della nostra regione, assicurando prospettive di sviluppo e di coesione sociale”.

Soddisfazione, quella dell’assessore, a cui si è aggiunta quella del segretario provinciale di Uilm Uil, Daniele Brizi, che ha commentato la scelta dell’azienda, sostenendo come questa sia stata la conseguenza “di uno sciopero che ha visto un’adesione prossima al 100% del personale di Sitem, che ha spinto la dirigenza a rivedere i propri piani. Non possiamo che apprezzare ed essere felici di questa inversione di marcia – ha dichiarato -, perché oggi vediamo realizzato qualcosa che solo venti giorni fa faticavamo ad immaginare. L’apertura degli ammortizzatori sociali dal 1° dicembre è un traguardo importante”. 

“L’uso degli ammortizzatori – hanno, inoltre, dichiarato Fiom, Fim e Uilm in una nota – ci permette di evitare oggi dei licenziamenti, ma permane una crisi importante nel settore metalmeccanico, duramente provato dai dazi americani e dalla forte concorrenza di Paesi estremamente aggressivi sul mercato come la Cina. Serve dunque di tenere accesi i riflettori più che mai su un settore, quello metalmeccanico – hanno quindi sottolineato -, che necessita oggi di politiche industriali vere che permettano alle nostre aziende, anche locali, di tornare a competere in maniera forte sul mercato, questo ci aspettiamo dalla politica a tutti i livelli”.

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