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Disagi sulla tratta Foligno-Roma, la Regione chiede un incontro urgente al ministro Salvini 

A portare alla richiesta le problematiche sorte lunedì primo dicembre, che avrebbero causato gravi ritardi e deviazioni. De Rebotti: "problema che non può essere considerato transitorio"

Pubblicato il 3 Dicembre 2025 15:11 - Modificato il 3 Dicembre 2025 15:12

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Ritardi e deviazioni sulla linea ferroviaria che collega l’Umbria alla capitale ormai insostenibili per gli utenti. Sono questi i motivi che hanno portato l’assessorato alle Infrastrutture della Regione Umbria a richiedere un incontro urgente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e agli amministratori delegati di Rfi e Trenitalia, Aldo Isi e Gianpiero Strisciuglio. Sul tavolo dell’incontro richiesto, infatti, l’assessore Francesco De Rebotti porterà le gravi problematiche affliggono il sistema di trasporto ferroviario regionale, a partire da quelli della tratta Foligno-Roma. 

In particolare, i disagi che hanno fatto scattare la richiesta di De Rebotti al ministero sono stati quelli che si sono verificati lunedì 1° dicembre sulle linee che collegano il Cuore Verde d’Italia a Roma, corrispondenti a ritardi e guasti che si sono protratti fino al pomeriggio dello stesso giorno, causando la deviazione dei treni umbri sulla linea lenta. Il caso più grave, secondo l’assessorato alle Infrastrutture, sarebbe stato quello del treno 4514 Roma-Foligno, il quale, dopo essere quasi arrivato alla stazione di Orte, è stato riportato alla stazione Tiburtina, accumulando un ritardo di oltre tre ore.

“Pur riconoscendo che la situazione è influenzata dalle responsabilità in capo a diversi soggetti – spiega l’assessore De Rebotti nella pec inviata ai vertici di Rfi e Trenitalia e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti  – e dai lavori in corso nei cantieri finanziati con il Pnrr, la Regione Umbria ritiene che il problema non possa essere considerato transitorio o irrilevante. La saturazione della linea direttissima, già nota da tempo, ha subito un’accelerazione che ha portato a una netta prevalenza dei servizi a mercato rispetto a quelli regionali e del servizio universale”.

L’amministrazione regionale ha comunicato di essere già al lavoro per trovare delle soluzioni che possano permettere all’Umbria di rompere la situazione di attuale isolamento, dovuta alla mancanza dell’alta velocità e dei suddetti disagi, i quali secondo quanto comunicato dall’assessorato alle Infrastrutture renderebbero ancora più difficile la mobilità dei pendolari e il collegamento con il resto d’Italia. Soluzioni che in passato, secondo quanto riportato, sarebbero state ostacolate, come ad esempio la sperimentazione dei servizi duplex: sostenuta da Rfi, ma esclusa da Trenitalia.

“È evidente la necessità – prosegue De Rebotti nel testo inviato – di una regia più elevata per affrontare questa delicatissima fase e garantire una svolta decisiva verso il miglioramento dei servizi per le fasce più deboli della cittadinanza e per la ricentralizzazione delle aree interne, come l’Umbria, che rappresentano un potenziale mercato pendolare alternativo all’urbanizzazione nei grandi centri abitativi”.

La Regione Umbria ha reso noto di avere anche richiesto la partecipazione all’incontro di una delegazione dei sindaci dei Comuni maggiormente interessati dai disagi e dalla presenza di pendolari, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete e condivise per garantire un servizio ferroviario efficiente e dignitoso.

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