“Questa mattina siamo qui per lanciare un grido d’allarme: l’amministrazione ha proposto e approvato, anche con urgenza, dei provvedimenti volti a fare cassa e non sappiamo cosa sta accadendo”. A parlare è la capogruppo del gruppo consiliare del Pd, Rita Barbetti, in occasione di una conferenza stampa convocata questa mattina (sabato 6 dicembre) proprio per discutere dei “diffusi aumenti delle tariffe di alcuni servizi comunali”.
Tra i vari punti messi sul piatto dai dem, l’introduzione della tassa di soggiorno. “Per approvarla – ha proseguito Barbetti – sono stati convocati con urgenza una commissione e un consiglio comunale. Foligno, avendo una forte tradizione commerciale e fieristica ha faticato a diventare una meta turistica, essendo utilizzata spesso come base d’appoggio centrale per girare tutta l’Umbria. Ora è una città turistica a tutti gli effetti – sottolinea –, ma si distingueva anche per l’assenza della tassa di soggiorno e, secondo noi, per incentivarla sarebbe stato opportuno continuare a non applicarla”.
Di recente approvazione, con delibera di giunta comunale dello scorso 17 novembre, l’aumento del sistema tariffario dei nidi comunali e del servizio di ristorazione per le scuole dell’infanzia statali e in due scuole primarie del Comune di Foligno, che entreranno in vigore a partire dall’anno educativo e scolastico 2026/2027. “Esistono dei Comuni virtuosi che, facendo tagli altrove – ha aggiunto la capogruppo –, offrono servizi di nidi gratuiti, o con prezzi contingentati, andando anche incontro alle esigenze familiari”. Questione su cui si è soffermato anche Mario Bravi: “Credo che la Giunta abbia perso il contatto con la realtà. Aumentando le rette degli asili nido non si tiene conto e, evidentemente, non si conoscono i dati su Foligno che, praticamente negli ultimi dieci anni ha perso 1.500 abitanti, il tasso di natalità è al 5 per mille, mentre quello di mortalità al 12 per mille. In più molti giovani, non trovando una risposta occupazionale adeguata, se ne vanno. Per rilanciare i consumi – aggiunge poi – si deve fare in modo che le persone abbiano in tasca qualche euro in più”.
“Fa rabbia vedere aumenti di questa portata – è intervenuta poi Maura Franquillo – su un servizio indispensabile per le famiglie e la crescita dei bambini. Le famiglie vivono un periodo di difficoltà, a fronte del quale l’amministrazione, invece di stanziare dei sussidi, aumenta le tasse e acquista un’auto di lusso del costo di 66mila euro. Questo mi sembra davvero uno schiaffo alla povertà, alla città e alle persone più fragili”. Il riferimento, in questo caso, è alla determina dirigenziale del 24 novembre scorso con la quale viene reso noto l’“acquisto di una nuova autovettura da utilizzare per i servizi di rappresentanza istituzionale”.
“Da quando è cominciata questa consigliatura – ha sottolineato il consigliere del Pd, Tommaso Feliziani –, assistiamo continuamente ad un modus operandi dell’amministrazione assolutamente non trasparente che non viene condiviso con la città e neanche con le istituzioni. Gli aumenti cui assistiamo vengono giustificati con la scusa dell’inflazione e dell’aumento dei costi, visto che si tratta di tariffe (nel caso degli asili nido e mense scolastiche, ndr) che non venivano aumentate dal 2011. Non c’è minimamente una valutazione politica. Tuttavia, ciò che facciamo in consiglio comunale e ciò che loro fanno in giunta è politica, non si tratta di valutazioni tecniche. Se si decide un aumento delle tariffe senza una visione politica – ha aggiunto – è un aumento ‘tanto per’ con mancanza di trasparenza. Trasparenza che manca ancora di più – ha incalzato – se negli stessi giorni in cui vengono deliberati degli aumenti il Comune decide di dotarsi di una macchina di servizio. La nostra domanda quindi – conclude –, che credo sia anche quella di tutta la città, è: qual è la visione politica che ha la giunta per Foligno?”.
Il dem Giorgio Gammarota ha invece riportato l’attenzione sull’aumento della Tari: “Una famiglia di tre persone in un appartamento di 108 metri quadrati, dal 2015 al 2018 ha avuto un aumento della tassa sui rifiuti del 7% – ha spiegato –, passando da 231 a 248 euro. Mentre dal 2019 al 2024, questa famiglia ha subito un aumento della Tari del 42% arrivando a pagare 330 euro. Solo nel 2025 la tassa è arrivata a 420 euro, con un aumento del 25%. Andando incontro ad un aumento totale, dal 2019 al 2025, dell’80%, contro il 7% della precedente amministrazione. La Tari a Foligno – ha proseguito – è diventata una tassa vessatoria non solo per le famiglie, ma soprattutto per gli artigiani e i commercianti. Aumenti ingiustificati cui corrisponde anche un disservizio”.
Tra gli aspetti segnalati dal gruppo consigliare cittadino del partito democratico, “l’introduzione di ulteriori tariffe per i commercianti – ha sottolineato Rita Barbetti –, come specificato nella delibera di giunta 593 del 21 novembre scorso. Tra le nuove tariffe il pagamento di 80 euro per ‘autorizzazione commercio per subingressi in attività permanenti’, ma anche 60 euro annuali per ‘targhe di servizio’”.
“Ad essere stati introdotti – ha concluso la capogruppo –, con delibera di giunta numero 591 del 21 novembre scorso, nuovi pagamenti al comando dei vigili urbani per il rilascio di documenti riguardo a incidenti stradali. Tasse che vanno da 10 euro per il ‘diritto di ricerca documento per ogni accesso ad atti inferiori ai tre anni precedenti’, a 200 euro per ‘diritto copia planimetria in scala di incidente stradale’”.





















