Gli effetti collaterali dell’affare Castellani. Come in un domino imprevedibile, la vicenda giudiziaria che vede protagonista l’ormai ex dirigente dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Foligno, sta avendo ripercussioni anche a livello politico.
Il rapido dietrofront sul nome di Valentino Manili (chiamato a sostituire Castellani) e che ha portato infine alla nomina – ad interim – di Simonetta Daidone, dirigente dell’Area Polizia municipale e comandante del Corpo di polizia minucipale, ha generato tensioni palpabili direttamente in Giunta. La figura di Manili, infatti, era stata non solo caldeggiata, ma nei fatti praticamente già definita dall’assessore Marco Cesaro che aveva pure annunciato la scelta agli uffici comunali.
Lo stop alla nomina, improvviso e non previsto, sarebbe arrivato praticamente a cose fatte per mano del sindaco. Un intervento a gamba tesa che ha spiazzato in primis proprio l’assessore ma anche gli stessi uffici tecnici comunali che avevano accolto con favore la scelta operata da Cesaro. Il dietrofront, ovviamente, ha generato malumori e tensioni con il gelo che sarebbe sceso tra i due membri della Giunta.





















