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Spoleto, celle singole per i detenuti: si aspetta l’ok del Ministero

Pubblicato il 10 Marzo 2016 09:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:10

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Potrebbe essere questione di ore per quella che sarebbe un’autentica “svolta” per la gestione dei detenuti del Carcere di Maiano. Sì, perché la direzione del carcere è in trepida attesa di una risposta che dovrebbe arrivare a ore dal Ministero della Giustizia, e che dovrebbe concedere il permesso per l’utilizzo di alcuni spazi all’interno dell’istituto di pena spoletino, dove realizzare 50 nuove stanze, che permetterebbero a ogni singolo detenuto di averne una tutta per se. Celle singole, insomma, che ai detenuti darebbero sicuramente più dignità nel lungo percorso detentivo che gran parte di loro dovrà affrontare, basti pensare che l’8 per cento della popolazione carceraria detenuta a Spoleto rappresenta tutti gli ergastolani d’Italia e che una buona fetta della percentuale rimasta ha condanne trentennali, e ai 327 poliziotti penitenziari una gestione degli stessi decisamente più agevole. “Parametri su cui anche la Magistratura di sorveglianza è d’accordo e che rispettano la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Torregiani) – spiega il comandante Marco Piersigilli –. Noi la nostra proposta l’abbiamo fatta al Ministero, e siamo in attesa di una risposta che potrebbe arrivare a giorni”. E l’auspicio, nemmeno a dirlo, è che la risposta possa essere positiva. Così com’è la speranza, a dirla tutta, che i 15 agenti che andranno in pensione entro quest’anno e gli altrettanti che lo faranno nel 2017, possano essere integrati così da poter mantenere un servizio altamente qualificato per una casa di reclusione dove predominano detenuti di alta e media sicurezza qual è quella di Maiano di Spoleto. Risposta positiva o meno da parte del Ministero della Giustizia, anche se la direzione auspica ovviamente che arrivi un “si”, certo è che già da qualche tempo, all’interno del Carcere di Maiano di Spoleto, si vive meglio. Su entrambi i fronti. Già, perché il numero dei detenuti si è notevolmente assottigliato, e ciò ha decisamente aumentato la qualità della vita sia per i reclusi che per chi ha l’onere di vigilare su di loro. Nel giro di due anni la popolazione carceraria è infatti diminuita di circa il 34 per cento. Da 680, oggi i detenuti ospitati all’interno dell’istituto di pena di Maiano, sono scesi a 450. Qualcuno ha finito di scontare la propria pena e altri sono stati trasferiti.  

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