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L'”azzardo” gioca con 10mila umbri: da Foligno lotta alle slot

Pubblicato il 4 Maggio 2016 12:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:33

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Foligno c’è. La città della Quintana è l’unica umbra ad essere presente nella lunga lista, che comprende oltre 50 città italiane, che sabato 7 maggio si mobiliterà per dire “no” al gioco d’azzardo. La cifra stimata da chi opera all’interno del centro di riferimento regionale per il gioco d’azzardo patologico è davvero minacciosa. “Sono 10mila gli umbri che giocano d’azzardo” dichiara la coordinatrice Lucia Coco. Una realtà contro cui però la cittadinanza è pronta ad attivarsi partecipando alla raccolta firme per spedire una lettera al presidente Mattarella “Contro l’azzardo per il bene Comune”. L’idea è quella di sensibilizzare lo Stato chiedendo che venga modificata la concessione alle multinazionali, interessate a trarre profitto dal mercato del gioco d’azzardo, che si arricchiscono sfruttando le fragilità delle persone. Per l’occasione verrà allestito un banchetto, nello spazio antistante lo Zut in Corso Cavour dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21, presidiato a turno dalle 20 associazioni aderenti all’evento: Agesci Foligno, ARCI Comitato Provinciale Perugia, Associazione Genitori Foligno, Avis comunale Foligno, Azione Cattolica Foligno, Caritas diocesana Foligno, Casa dei popoli, Chiaroscuro, Cittadinanzattiva, Città Viva Foligno, Emergency, FulgineaMente, Kemodafà, La Locomotiva, L’Officina della Memoria, Libera Foligno, Movimento Focolari Umbria, Pastorale giovanile Foligno, PiediBus del BenEssere, ProTeMus e Zut. Un’idea che ha suscitato l’attenzione di associazioni tanto diverse tra loro, a dimostrazione del fatto che il gioco d’azzardo è una realtà che interessa tutti. Altra adesione importante quella di Umbra Group che ha aderito alla campagna Slotmob con la donazione di 500 francobolli che serviranno per spedire la lettera. L’evento terminerà prendendo parte all’aperitivo organizzato presso l’Antico Caffè in piazza della Repubblica, dove ognuno pagherà la sua consumazione per premiare un bar libero da slot. “Il gioco d’azzardo è un contenitore di frustrazione – dichiara la Coco – anche se non tutti sviluppano la patologia il fenomeno tocca diverse fasce di persone, da chi deve affrontare la crisi economica, ai giovani impossibilitai a progettare il proprio futuro, agli anziani che vivono con pensioni sempre più misere. Un fenomeno sommerso che vede arrivare ai servizi solo una minima percentuale, perlopiù persone di mezza età con una prevalenza di uomini rispetto alle donne”. “Nonostante l’Italia abbia il primato mondiale nella vendita di gratta e vinci – termina la psicologa – è sempre più diffuso il fenomeno del gioco online, realtà ancora molto nascosta, che coinvolge soprattutto i più giovani”. 

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