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Spoleto, l’Ase chiude in rosso. Futuro con Vus?

Pubblicato il 2 Agosto 2016 08:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:40

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Si sono puntati il dito uno contro l’altro. Scambiandosi accuse anche non proprie all’argomento all’ordine del giorno. E’ successo ieri, lunedì 1° agosto, in occasione del consiglio comunale, l’ultimo prima della pausa estiva, dove si è discusso di equilibri e assestamenti di bilancio con anche una piccola, ma non irrilevante,”deviazione” sull’argomento Ase. La partecipata al 100 per cento del Comune di Spoleto che ha chiuso il bilancio in passivo di 330mila euro e sul cui destino ancora non se ne ha la benché minima percezione. E nemmeno su cosa si potrà fare per risanare un “buco” che si è creato in quest’ultimo anno e causato, a detta di molti, alle minore risorse erogate dallo stesso ente (circa 400 mila euro). Anche se qualche ipotesi c’è per riuscire a “tapparlo”. Ma andiamo con ordine. “La perdita di 330mila euro riscontrata nel bilancio dell’Ase – ha detto il dirigente finanziario del Comune di Spoleto, Claudio Gori – viene coperta innanzitutto attingendo alle risorse legali dell’azienda stessa e anche attraverso la riduzione del suo capitale sociale”. E questa sarebbe una soluzione. Ma qualora ciò non dovesse succedere nell’immediato, sarebbe lo stesso socio unico, ossia il Comune di Spoleto, a provvedere “all’accantonamento delle proprie risorse”, ha detto Gori. Il futuro della partecipata, comunque, e dei suoi 41 dipendenti, di cui 7 amministrativi, dipende anche da un altro fattore. “Stiamo aspettando circolari ministeriali per capire cosa dobbiamo fare di Ase – sono state le parole del sindaco Fabrizio Cardarelli, che ha ipotizzato anche una trasformazione dell’azienda in srl al posto dell’attuale spa – non possiamo pensare di metterla insieme alla folignate Fils, dato che è fradicia di debiti. Che prima venga risanata e poi potremo fare tutti i discorsi che vogliamo”. Anche se l’idea dell’amministrazione comunale Cardarelli, comunque, sarebbe quella che, ministro Madia permettendo, redattrice di quelle famose circolari ministeriali tanto attese anche dall’amministrazione comunale di Spoleto di “trasformare Vus in un’unica società di servizi”, ha aggiunto il sindaco Cardarelli. Inoltre, ha aggiunto il primo cittadino “chiederemo ad Ase di metterci a disposizione 2 o 3 dipendenti per andare a rinforzare la struttura incaricata al recupero crediti”, ha concluso il primo cittadino. Poi, però, anche sempre attinente al tema del bilancio, con i suoi assestamenti e equilibri, il dibattito si è surriscaldato notevolmente. Con i consiglieri, o gran parte di loro, che hanno iniziato a lanciarsi accuse reciproche sulle colpe, o presunte tali, per cui si è arrivati al punto di dover compiere drastici tagli alla spesa corrente almeno fino a che non si recuperino 1 milione e 200 mila euro entro un paio di mesi. Tanto per fare qualche esempio, dagli scranni della minoranza a finire nel mirino di alcuni consiglieri sono state una parte delle “quote rosa” dell’attuale amministrazione, ovvero l’assessore al Bilancio, Agnese Pula e la sua pari grado all’Ambiente, Vincenza Campagnani. E subito si sono alzati gli “scudi” dallo scranno di maggioranza a difesa delle due amministratrici. Uno su tutti è stato il consigliere Zefferino Monini, che ha difeso l’assessore Campagnani da chi ha ribadito ancora una volta il presunto accordo tra la maggioranza e l’ex sindaco Massimo Brunini per consentire alla “assessora” di entrare nella squadra di Cardarelli. “Toglietevi dalla testa che Rinnovamento e Spoleto Popolare abbiano fatto alleanze con qualcuno – ha detto Monini – abbiamo scelto Vincenza Campagnani perché conosciamo il suo impegno e la sua coerenza. Le sue scelte fatte in passato sono state maturate probabilmente perché non condivideva l’operato della precedente amministrazione”. E a chi l’ha accusata di essere un po’ “latitante”, Aliero Dominici (Gruppo misto) ha evidenziato infatti come l’assessore “in due anni e con un consiglio che si è riunito 46 volte, compreso quelli dei bambini, sia stata assente in 40 sedute”, ha detto. Agnese Pula, però, con calma serafica, ha risposto che, al di là di ciò che si possa pensare, di cose, rispetto a prima ne sono cambiate. A partire “da una maggiore trasparenza nei bilanci – ha detto – rispetto a una gestione accentratrice che li teneva invece nei cassetti. In questi due anni si è fatto molto e i risultati si vedono”. Certo, una delle pecche che hanno impedito il recupero dei crediti tributari e stato proprio l’ufficio preposto, che ora, però, sta cambiando “pelle”. “Fino ad adesso che siamo stati a fare? Ce ne accorgiamo dopo due anni che l’ufficio tributi non funziona?”, ha tuonato Paolo Martellini (Pd). “Dove andiamo a tagliare il milione e 200 mila euro spicci? – ha aggiunto Massimiliano Capitani (Pd) –secondo me ci sono state delle sottovalutazioni rispetto alle scelte fatte dopo il bilancio approvato a maggio”. “E’ il momento di essere impopolari – sono state le parole di Maurizio Zualdi (Spoleto Popolare) – dobbiamo fare scelte con la massima coscienza, anche se impopolari”. “Ci siamo presentati con un programma di cambiamento – sono state le parole di Stefano Proietti (Rinnovamento) – ma ci troviamo di fronte a una situazione che ci fa riflettere se i tempi calcolati sono stati giusti. Bisogna avere più coraggio, obiettivi diversi e anche più importanti rispetto a quelli che ci eravamo dati”. Non sono mancate anche sfrecciatine interne al Gruppo misto, con Sandro Cretoni che pur uscendo dalla maggioranza, fu il primo a entrare nello stesso Gruppo misto, sentitosi attaccato dal suo capogruppo Dominici ha tenuto a precisare che “pur uscendo dalla maggioranza ho sempre detto di volerla comunque appoggiare”. E tanto per restare in tema di un “j’accuse” diffuso, anche dalla stessa maggioranza, Proietti appunto, sono arrivate critiche alla maggioranza. Sindaco escluso. “Anche gli assessori, anche se non tutti, devono dormire di meno – ha detto Proietti alla sua maggioranza – e quello che non va, bisogna cambiarlo. Anche il modo di comunicare cosa l’amministrazione stia facendo, pure attraverso i social, il modo più immediato per arrivare a tutti”. Alla fine, dopo più di 3 ore di dibattito, il documento degli equilibri e assestamenti di bilancio, è passato. Con 13 voti favorevoli, 6 contrari, tutto il Pd (assente Laura Zampa) e Aliero Dominici del Gruppo misto (assenti Marina Morelli e Francesco Saidi), e 1 astenuto, Alessandro Cretoni.

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