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Foligno celebra il 4 novembre. Mismetti: “Giorno che testimonia il forte legame tra forze armate e città”

Pubblicato il 4 Novembre 2016 12:25 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:53

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Come ogni anno, Foligno è tornata a celebrare l’Unità nazionale e la giornata delle forze armate. Venerdì mattina, nella sala consiliare di palazzo comunale, infatti, le istituzioni hanno accolto esponenti dell’esercito e dell’Arma dei carabinieri, ma anche rappresentanti delle associazioni combattentistiche e della croce rossa. “Ricordiamo con gratitudine chi si è sacrificato per il bene del Paese – ha detto il presidente del consiglio comunale folignate Alessandro Borscia, dando il via alla cerimonia – ma anche l’impegno delle forze armate al fianco dei cittadini, soprattutto in un momento difficile come questo in cui anche la nostra regione si trova a dover fare i conti con l’emergenza terremoto”. MISMETTI – Poi la parola è passata al sindaco Nando Mismetti che, nel ricordare gli anni bui della guerra e le difficoltà che la comunità folignate si trova ad affrontare oggi, a distanza di 19 anni dal sisma del 1997, ha sottolineato il ruolo di primo piano da sempre ricoperto dai corpi in divisa. “Questo giorno – ha detto – è testimonianza esplicita del forte legame esistente tra le forze armate e il Paese. Un legame che da noi è ancora più forte, data la presenza della caserma ‘Gonzaga’ che oggi, come nel ‘97, continua a starci accanto e ad aiutarci nel momento del bisogno”. Così come accaduto infatti 19 anni fa, anche a seguito del recente sisma la caserma folignate, sede del Centro nazionale di selezione e reclutamento dell’esercito, è tornata a spalancare le proprie porte per ospitare alcune classi della scuola “Carducci” dopo l’inagibilità riscontrata lo scorso agosto. COVELLI – “Per noi è un piacere ospitare questi ragazzi – ha detto il generale di brigata Luca Covelli, intervenendo – Situazioni di emergenza come quella attuale non piacciono a nessuno, ma quando si verificano noi ci siamo, pronti ad entrare in azione, perché siamo parte della popolazione”. Le celebrazioni del 4 novembre sono state inoltre l’occasione per salutare il colonnello Cosimo Fiore, pronto a lasciare il comando provinciale dei carabinieri per un nuovo incarico a Roma. FIORE – “La speranza – ha commentato il colonnello Fiore – è di essere sempre all’altezza del nostro compito, soprattutto in momenti come questi in cui abbiamo una grande possibilità di stare vicino alla popolazione. Lascio questa terra portando con me un ricordo eccezionale e il mio augurio è che il buon Dio preservi questo territorio semplice ed autentico. Mi congedo dall’Umbria ringraziando i cittadini per tutto quello che quotidianamente danno alle forze armate, ai carabinieri”. STUDENTI – Grandi assenti della giornata gli studenti, a cui il sindaco Mismetti avrebbe dovuto consegnare una copia della Costituzione italiana e la bandiera. “La chiusura temporanea delle scuole – ha spiegato il primo cittadino – non ha permesso ai nostri giovani di essere qui oggi. Saranno però presenti alle celebrazioni del 22 novembre prossimo, anniversario del primo bombardamento sulla città. In quell’occasione ricorderò loro il ruolo chiave delle forze armate nella quotidianità, ma anche in situazioni diverse come può essere l’emergenza sisma o l’accoglienza dei profughi”. Presente anche il senatore Luciano Rossi. Le celebrazioni per il 4 novembre si sono poi concluse in piazza Don Minzoni, con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti alla presenza del picchetto d’onore del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito.

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