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Foligno, consegnate tre borse di studio in ricordo di Romano Riccetti

Pubblicato il 13 Novembre 2016 11:04 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:48

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Romano Riccetti continua a vivere nella memoria non solo dei suoi cari, ma anche dei tanti colleghi che lo hanno conosciuto e che con lui hanno condiviso la quotidianità lavorativa. Ed è proprio per questo motivo che il Sindacato dei lavoratori di polizia dell’Umbria insieme ai colleghi del nazionale ed alla Cgil di Perugia hanno voluto rinnovare, anche in questo 2016, l’appuntamento con la consegna di borse di studio a studenti meritevoli. Obiettivo, agevolare la frequenza di scuole secondarie di primo e secondo grado per i figli dei membri della polizia di stato. Ad ospitare la cerimonia, il commissariato di Foligno dove sono stati consegnati tre riconoscimenti, andati a due ragazze della scuola secondaria di primo grado, che hanno concluso gli studi con la votazione di 10 e lode e un ragazzo della scuola di secondo grado, diplomatosi con 100 centesimi. A loro è quindi andato un premio di 250 che vuole essere – come detto – anche un aiuto e un incoraggiamento nel percorso scolastico e in prospettiva professionale. Presente all’evento la famiglia di Riccetti, scomparso prematuramente due anni fa: dalla moglie Nadia Berardi alle due figlie, passando per la mamma, la sorella ed il fratello, ma non solo. Non hanno voluto mancare all’appuntamento neppure i vertici della polizia di stato, i colleghi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. “Rinnoviamo un’iniziativa lodevole – ha dichiarato a questo proposito il segretario del Silp regionale, Libero Luchini – che vuole premiare quegli studenti che onorano il loro impegno scolastico nella maniera migliore. Così ricordiamo anche Romano. E con questo spirito riproporremo questi riconoscimenti ogni anno”. “È L’occasione migliore per ricordare una persona che ci manca davvero – gli ha fatto eco Filippo Ciavaglia, segretario della Cgil provinciale – e che in un momento difficile come questo, in cui il sisma sta mettendo a dura prova questo territorio, avrebbe potuto e voluto dare un grande contributo, come ha sempre fatto, come uomo di Stato. Il suo ricordo – ha proseguito – è per noi uno stimolo ad andare avanti”.  

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