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Sisma, il M5s di Foligno: “Nuove soluzioni per gli edifici scolastici”

Pubblicato il 15 Novembre 2016 14:47 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:47

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Un cambiamento radicale. Lo chiedono i due esponenti folignati del Movimento 5 stelle, Fausto Savini e Valentina Ferrari, sul fronte dell’edilizia scolastica. “Consideriamo la mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale – scrivono in una nota – soltanto una presa d’atto, seppur importante, che la situazione degli edifici che ospitano i servizi primari della città, come le scuole e i servizi sociali, va affrontata immediatamente e con determinazione per dare risposte risolutive ai cittadini”. Per i due pentastellati, dunque, “occorre trovare immediatamente soluzioni alternative per quelle situazioni che non danno garanzie assolute di sicurezza o che necessitano di interventi di ripristino”. In concreto, la proposta è quella di individuare “immobili artigianali o industriali non utilizzati da adibire a sedi temporanee”, a cui si affianca la richiesta di “attingere ad altri capitoli di bilancio per sostenere i necessari lavori di adeguamento. Ci è stato detto che ci sono problemi burocratici relativi alle destinazioni d’uso degli immobili – sottolineano Savini e Ferrari – ma riteniamo la sicurezza e la tranquillità dei cittadini una priorità assoluta, che non può certo essere fermata da cavilli procedurali”. Per i due consiglieri in quota Movimento 5 stelle, dunque, passata la fase emergenziale, bisognerà porre le basi per un piano di collocazione delle sedi che ospitano i cosiddetti servizi primari. Da qui, l’individuazione di quattro aree che vadano a coprire tutti i settori della città. Per quanto riguarda gli edifici di valenza la storica, l’idea del Movimento 5 stelle è di destinarli, una volta adeguati sismicamente, ad altri usi: da quello turistico a quello culturale, passando per l’utilizzo da parte di associazioni. “Così facendo – dicono Savini e Ferrari – non si perderebbe l’identità storica e culturale della città, che anzi ne gioverebbe e verrebbe valorizzata”. “Abbiamo votato la mozione presentata in consiglio – chiariscono – perché è una presa d’atto degli errori del passato, ma non la riteniamo certamente una soluzione. La riteniamo invece un punto di partenza – concludono – per il necessario cambiamento che ormai urge da tempo”. Un cambiamento che per i due consiglieri folignati andrà sì realizzato per step, ma sulla base di una “nuova politica, fatta di idee, concretezza e trasparenza”. 

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