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Spoleto, fuoco incrociato tra opposizione e maggioranza sui “saggi”

Pubblicato il 24 Febbraio 2017 13:35 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:01

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Si definiscono sconcertati, stupiti ma non rassegnati sei dei consiglieri comunali di opposizione di Spoleto che lunedì scorso hanno partecipato alla seduta della quarta commissione consiliare “che aveva all’ordine del giorno argomenti cogenti, fuori tempo limite e che interessano i cittadini in modo incalzante”, scrivono in una nota Aliero Dominici, Marina Morelli (presidente della stessa commissione) e Francesco Saidi del Gruppo misto, Carla Erbaioli, Paolo Martellini e Laura Zampa del Pd. E l’argomento in questione è quel famoso documento redatto dai sei saggi, tre di Foligno e altrettanti di Spoleto, su quella che potrebbe essere la possibile modalità di integrazione tra i servizi ospedalieri dei due nosocomi. Documento che, a quanto pare, non è stato ancora consegnato ai due sindaci delle città in questione, ma che la presidente della quarta commissione aveva messo tra gli argomenti da discutere in quella sede. Ricevendo poi il “rimprovero” della vice sindaco Maria Elena Bececco che le aveva fatto notare come il documento non fosse stato visionato da chi avrà l’onere di farlo per primo al momento della consegna ufficiale, il sindaco Cardarelli e il suo pari grado Mismetti. Una nota quella dei sei consiglieri che mette in evidenza ciò che, a loro dire, è stato “l’ennesimo sbandamento della maggioranza – è scritto – che continua ad andare, con i consiglieri di turno, per la sua strada, e anche stavolta oltretutto, via dai lavori perché avevano altro da fare. Evidentemente pensano di essere gli unici ad avere altro da fare. Gli altri che si trattengono per cercare di dare una svolta finale diversa, alla tragica situazione dei servizi socio sanitari, sono evidentemente nullafacenti”. E fin qui la polemica che tende a evidenziare, in estrema sintesi, la anticipata uscita dall’aula del vice sindaco, Maria Elena Bececco, e delle due consigliere di maggioranza, Maria Caporicci e Maria Rita Dell’Anno. Ma veniamo ai fatti così come descritti dai sei consiglieri. “Nulla del piano tecnico redatto da quei saggi, che il sindaco ha individuato mesi or sono in base ad una mozione approvata in consiglio – si legge nella nota – perché sono intenti a cercare di conciliare gli impegni dei due primi cittadini per individuare una data visti gli appuntamenti di entrambi, a detta della professoressa Bececco, così da poter ricevere in pompa magna congiuntamente e contemporaneamente il prezioso lavoro compiuto dai sei. Come ci fosse un protocollo per la consegna. Non ci si crede. Invece di partecipare continuamente a chi di dovere, e procedere a passo di corsa, si tiene ancora in un cassetto, e ancora ferma una intera collettività, per la cerimonia. Non aggiungiamo altro – conclude la nota – perché la delusione dei consiglieri e il disappunto anche di chi ha avuto sempre a cuore le trasformazioni, a volte non indolori dei nostri servizi ospedalieri e territoriali, è stata ancora una volta forte”.

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