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Spoleto, un convegno per comprendere il disagio giovanile

Pubblicato il 22 Marzo 2017 14:38 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:48

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I giovani che chiedono aiuto sono sempre di più. Soprattutto negli ultimi tempi e, forse, come conseguenza dei luttuosi e tragici eventi accaduti di recente con il suicidio, a distanza di poche settimane, di due diciottenni. Sulle cause che hanno indotto quei due studenti, così come quei ragazzi che hanno compiuto lo stesso gesto gettandosi dal Ponte delle Torri, nel corso di pochi anni, non se ne ha ben chiara la motivazione. Ma certo è che il malessere tra i giovani, anche spoletini, è un continuo crescendo. E con motivazioni che vanno da cose facilmente risolvibili, riconducibili magari agli imminenti esami di maturità, a problematiche ben più gravi che richiedono interventi di professionisti qualificati. E tra i più gravi disagi che si sono palesati in questi ultimi tempi, ci sono quelli riconducibili ad atti di bullismo. Ebbene, a fare da anello di congiunzione tra il manifestarsi del disagio e l’affidamento a medici professionisti c’è, in due scuole della città di Spoleto, l’associazione Il Girasole. Che per tenere alta l’attenzione su un problema reale anche per tanti giovani spoletini, e per riuscire a sensibilizzare quei dirigenti scolastici che non hanno voluto aderire al programma di supporto psicologico proposto, in maniera gratuita, è bene precisarlo, da Il Girasole all’interno delle scuole, l’associazione organizza per sabato 25 marzo un convegno dal titolo “Impariamo a leggere oltre le parole – cogliere il messaggio di disagio degli adolescenti”. A cui presenzieranno la stessa psicologa che per 4 ore a settimana, e qualche volta anche di più vista la crescente richiesta di supporto da parte dei giovani stessi in alcuni casi, opera all’interno delle due scuole spoletine che hanno aderito al programma de Il Girasole, l’Itis Ipsia e l’Itgc “Spagna”, Elisa Montelatici, la medico nutrizionista, Simonetta Marucci (per la Usl2), la psicoterapeuta, Emanuela Bisogni, il dirigente scolastico, Mario Lucidi, e ovviamente rappresentanti del Cesvol, che supporta il progetto insieme alle scuole, e dell’amministrazione comunale spoletina.   “Lo Sportello all’interno della scuola rappresenta una grande opportunità per affrontare problematiche inerenti la crescita, oppure legate all’insuccesso, alla dispersione scolastica, o ancora tipicamente connesse al periodo dell’adolescenza – sono le parole della presidente  Orazi – la scuola rappresenta, dunque, un contesto favorevole per un intervento che possa contribuire ad affrontare le problematiche presenti nelle varie fasi della crescita, oltre che a prevenire il disagio giovanile”.

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