Il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, sembra non voglia sentir ragioni. Nel corso degli Stati generali della Quintana, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno aveva spiegato di essere impossibilitata dal firmare il Patto di rilancio della manifestazione su imposizione del Ministero di Economia e Finanza. In tutta Italia infatti, le Fondazioni non possono stringere accordi con le entità per le quali erogano dei contributi economici. Eppure, nonostante la motivazione appaia abbastanza chiara, il presidente della Quintana sembra non volerci credere. “Spero davvero – ha detto Metelli in un comunicato stampa di giovedì mattina – che la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno torni sui suoi passi e decida finalmente di sottoscrivere il Patto per garantire il futuro della manifestazione”. Insomma, una richiesta che l’ente di palazzo Cattani non potrà esaudire per motivi burocratici. Ed è per questo che il presidente della Fondazione ha voluto replicare senza mezzi termini. Intervenendo ai microfoni di Radio Gente Umbra nel pomeriggio di giovedì, Gaudenzio Bartolini ha detto la sua sugli Stati generali e non le ha certo mandate a dire. “Deve essere chiaro: sia io che la Fondazione amiamo la Quintana – attacca Gaudenzio Bartolini -. Uno dei membri dell’organo di indirizzo della Fondazione è nominato dall’Ente Giostra, quindi hanno un loro rappresentante al nostro interno. L’Ente Giostra dovrebbe quindi conoscere benissimo la situazione e quali sono le nostre disponibilità economiche – sottolinea Bartolini – insieme alle norme e le regole alle quali dobbiamo attenerci”. Il presidente della Fondazione Carifol poi è entrato nel merito degli Stati generali andati in scena all’Auditorium San Domenico: “E’ stata un’occasione persa sia da parte dell’Ente Giostra che da parte dei politici – commenta il numero uno di palazzo Cattani -. Avevo letto che si sentiva la necessità di rifondare, ma non ho sentito una parola sul perché si debba rifondare. Non ho sentito nemmeno un progetto di rifondazione. Non si può chiedere alla Fondazione di sottoscrivere il patto, quando avevo già specificato dell’esistenza di un protocollo d’intesa nazionale tra tutte le Fondazioni e il Mef (ministero dell’Economia e della Finanza ndr) per evitare qualsiasi tipo di commistione. Non possiamo avere nessun rapporto di questo tipo con chi riceve erogazioni dalla Fondazione. Crediamo nella Quintana e la sosterremo come sempre – conclude Bartolini -, ma ci sono anche tante altre associazioni ed eventi che devono essere sostenuti alla pari e che allo stesso modo dovrebbero essere sorrette economicamente e politicamente”. Intanto, nella giornata di mercoledì, il vescovo ha firmato il Patto di rinnovamento della Quintana. Monsignor Gualtiero Sigismondi infatti, non aveva presenziato agli Stati generali dello scorso 23 marzo.
A fondo pagina l’audio dell’intervista a Gaudenzio Bartolini, intervenuto a Rgu giovedì pomeriggio
