L’attività di recupero delle opere d’arte custodite in chiese, palazzi antichi, musei e biblioteche, e il loro trasferimento in un luogo sicuro, prosegue senza sosta. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale al lavoro a Vallo di Nera per recuperare e mettere al sicuro le opere nelle chiese danneggiate dal terremoto. Intervento condotto insieme alla Soprintendenza alle belle arti e ai vigili del fuoco. Due le chiese del centro della Valnerina dove i militari hanno recuperato vari oggetti, e poi portati nel deposito allestito a Santo Chiodo di Spoleto. Dall’inizio della crisi sismica nel centro Italia i carabinieri del Tpc sono impegnati senza sosta per recuperare e mettere al sicuro i beni culturali. Sono state finora 230 le chiese completamente “svuotate” dal personale del comando di Perugia impegnato senza sosta per controllare a tappeto l’intera area interessata dal sisma. Interventi che si affiancano all’attività di polizia giudiziaria in tutta la regione. Oltre una ventina le indagini condotte dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico che a Perugia è stato istituito circa un anno fa. In totale, a oggi, sono poco meno di 5mila le opere interessate da questi “trasferimenti forzati” all’interno del deposito spoletino, aperto ormai da quasi 10 anni ma entrato nel pieno della sua funzione solo in questa occasione. Dove, per di più, è stato attivato circa un mese e mezzo fa anche un laboratorio di restauro dove stanno già prestando la propria opera una decina di diplomati restauratori.
Vallo di Nera, carabinieri al lavoro per recuperare le opere danneggiate dal sisma
Pubblicato il 8 Maggio 2017 10:49 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:27
Il deposito di Santo Chiodo di Spoleto
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