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Notte di follia a Spoleto: giovanissimi ubriachi sfondano la porta di un’abitazione

Pubblicato il 28 Giugno 2017 14:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:07

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Sono stati giorni di ordinaria follia, quelli appena trascorsi, da parte di alcuni giovani spoletini che hanno pensato bene di mettere a “ferro e fuoco” alcune vie della città con gesti, nei confronti del bene pubblico e privato, che di civile hanno davvero poco. Il fatto più grave è stato senza dubbio ciò che si è consumato nella nottata tra sabato e domenica scorsa, quando alcuni ragazzi, probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, hanno persino sfondato una porta a vetri di un’abitazione, provocando anche un malore alla proprietaria. Non meno significativa è stata, poche ore prima, la violazione perpetrata da altri ragazzi alle teche che in via San Carlo contengono dispositivi antincendio, a cui hanno spaccato i vetri e messo dentro di tutto, dai mozziconi di sigarette a bottiglie e cartacce, come fossero comuni pattumiere. Sono passati alle vie di fatto, questa volta, i soliti ignoti (si fa per dire) che a tarda notte, ormai da tempo, creano panico tra la gente che abita nelle vie adiacenti a corso Garibaldi. Una sorta di zona franca dove tutto, a quanto pare, è lecito ormai da tempo, con i residenti che non negano anche qualche timore a dover rientrare a casa a tarda notte. A denunciare il misfatto è stata Carla, residente in quei vicoli, nella pagina Facebook aperta appositamente per segnalare le nefandezze (e non solo) che vengono perpetrate nei confronti delle persone e del bene pubblico. E a testimoniare ciò che è successo nella nottata tra sabato e domenica ci sono anche dei riscontri fotografici. Come quelli della stessa Carla che spiega come, nel corso della nottata, siano state “numerose le segnalazioni telefoniche fatte a polizia e carabinieri dagli abitanti di via dei Fornari, con le quali si segnalava che gruppi di ragazzi stavano lanciando bottiglie in strada, stavano urlando bestemmie e stavano aggredendo verbalmente una signora incinta di 8 mesi”. Ed ecco che torna in maniera prepotente il tema delle telecamere, che i residenti delle vie parallele a corso Garibaldi chiedono ancora una volta a gran voce. “Non ci è consentito riposare né di giorno né di notte – si sfoga Carla, facendosi comunque portavoce dei residenti – dobbiamo subire le angherie di questi delinquenti (non vedo come poterli chiamare diversamente). Per di più, questa volta, la signora che abita nell’appartamento a cui hanno sfondato la porta di ingresso, ha avuto un malore e stanotte eravamo tutti in strada”. 

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