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Spoleto-Norcia, si cerca il rilancio definitivo

Pubblicato il 28 Settembre 2017 14:29 - Modificato il 5 Settembre 2023 16:42

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Di soldi per il percorso della la Spoleto-Norcia ne sono stati già spesi 3 milioni e 350 mila euro. E a disposizione ci sono ancora alcuni residui che ammontano a 250 mila euro. E poi c’è ancora, almeno sulla carta, un altro milione e 250 mila euro, previsti in una delibera ma di cui, ad oggi, non se ne ha la benché minima traccia. Ma da fare c’è ancora tanto su quel tracciato che è stato considerato uno tra i più belli d’Italia ma che, in realtà, non esiste nella sua totalità. Ora più che mai, dato che a compromettere quei lavori già fatti e che ne hanno reso fruibile più della metà dell’intero percorso (34 chilometri su 51 totali), c’è stato il terremoto dell’ottobre scorso. Ebbene, se da una parte il presidente del comitato organizzatore della SpoletoNorcia in Mtb, Luca Ministrini, è oltremodo entusiasta del riscontro di adesioni che anche quest’anno sono state registrate per l’evento settembrino, dall’altra non nasconde che essere arrivati a contare certi numeri significa anche che bisogna stringere i tempi affinché la ex strada ferrata possa diventare a tutti gli effetti una struttura di mobilità dolce tra le più ambite anche a livello internazionale. E tutto questo entusiasmo da una parte e malessere dall’altro, il presidente Ministrini lo ha espresso in occasione di una conferenza stampa. E non solo lui, ad onor del vero. Al cospetto di un assessore regionale Chianella che non ha potuto far altro che raccogliere tutte le istanze, di Ministrini ma anche del sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, e anche di altri sindaci della Valnerina presenti alla riunione, e, seppur senza fare promesse particolari, invitare tutti i soggetti in questione a mettersi intorno a un tavolo per trovare le soluzioni adeguate. “La Regione ha fatto parecchio per la Spoleto-Norcia – ha esordito l’assessore regionale Chianella – sono stati già investiti 3 milioni e 350 mila euro, c’è un residuo di 250mila euro ancora da utilizzare e ce ne saranno ancora a disposizione ulteriori 1 milione e 250mila euro. Non facciamoci illusioni, ma mettiamoci intorno a un tavolo e vediamo cosa si può fare”. “Mai come adesso dobbiamo fare sistema, per farci sentire dal governo nazionale” sono state le parole del sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, il quale ha sottolineato ancora una volta l’importanza che riveste quel tracciato per lo sviluppo economico del territorio, alla pari con altre due incompiute, la Tre Valli e la ciclabile Assisi-Norcia. E poi c’è quel ponte di Sant’Anatolia, che sarebbe tanto utile a chi percorre in bici la SpoletoNorcia, per tornare indietro senza intralciarsi con chi va nel senso opposto di marcia e che Anas, dopo averlo demolito, aveva promesso di ripristinare nel momento in cui il tracciato fosse stato recuperato. E al riguardo è intervenuto il sindaco di Sant’Anatolia, Tullio Fibraroli. “Ai tempi dell’apertura della galleria di Forca di Cerro, quando si rese necessario l’abbattimento del vecchio ponte, Anas firmò una scrittura d’impegno per la sua ricostruzione al momento della riapertura del tracciato della Vecchia Ferrovia. È indispensabile prendere in mano progetti che già ci sono e sedersi ad un tavolo con la stessa Anas”, sono state le sue parole. E un progetto di fattibilità, in realtà, pare già ci sia. “Parliamo con Anas e mettiamoci tutti intorno a un tavolo per capire cosa si può fare” ha detto Chianella. “È troppo tempo che diciamo le stesse cose, con i soldi che sembrano esserci e poi non ci sono – ha aggiunto il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli – noi non vogliamo rassegnarci; anzi rilanciamo affinché il recupero integrale del tracciato della Vecchia Ferrovia possa trasformare in energie positive quanto di brutto ci ha lasciato il terremoto. Sia chiaro che noi non vogliamo speculare sul sisma, ma auspichiamo che vengano sfruttate la meglio la risorse straordinarie di questi periodi”.

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