A pochi giorni dalla redazione del Documento strategico della mobilità ferroviaria di persone e merci, la Filt Cgil dell’Umbria torna a parlare di infrastrutture e lo fa, ancora una volta, senza giraci troppo intorno. Per la sigla, infatti, quanto messo nero su bianco l’8 febbraio scorso dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile porta in dote una sola considerazione: “Per la nostra regione resteranno solo briciole”. A farsi portavoce del dissenso montato tra gli uffici sindacali è Ciro Zeno, che, in una nota, commenta così: “Quello che temevamo trova purtroppo conferma nei fatti, il Documento mette in luce i reali investimenti in Umbria”. Qui il punto. Stando al sindacalista della Filt Cgil è la pagina numero 15 che, “chiarendo la vera dimensione degli interventi previsti”, fotografa una “situazione ben distante da quella che l’amministrazione regionale vuole far apparire”.
Ed è lo stesso Zeno a spiegare come “la maggior parte delle opere non sono ancora finanziate, altre sono ultimate da anni, ma purtroppo assolutamente non risolutive. Altre ancora – osserva – sono nel limbo dei protocolli d’intesa, che sono poco più di una visione comune di intenti tra più attori sul tema”. Entrando poi nel dettaglio del Documento in uscita dal Mims, il sindacalista evidenzia come “non sia stata spesa parola alcuna sul raddoppio della Foligno-Perugia-Terontola”, così come “sull’alta velocità ad Orvieto, dove – ricorda sempre Zeno -, nonostante esista già una linea veloce, i treni continuano ad impiegare anche un’ora e 45 per coprire 100 chilometri fino a Roma”. Evidenziando anche l’assenza “dell’immediata riapertura della Perugia-Todi-Terni”, il sindacalista della Filt Cgil sintetizza il tutto con l’espressione “tante parole e poco più”. Ma è la sigla in generale ad avere le idee chiare nel parlare di “ennesima occasione persa per l’Umbria di rilancio del sistema infrastrutturale”.
“Ci dispiace far notare questa pochezza ai nostri concittadini e corregionali – aggiunge a tal proposito Zeno – e ci duole spegnere eventuali entusiasmi, ma il nostro compito è rimanere con i piedi a terra e stare ai fatti. In Umbria – conclude – se non si inverte radicalmente la rotta non ci sono prospettive positive”.
Entusiasmi che lo stesso sindacato aveva in qualche modo spento anche all’indomani della formalizzazione del protocollo d’intesa tra Regione e Rfi per il raddoppio della Foligno-Terontola. Rivolgendosi negli scorsi giorni al sindaco della città della Quintana, Stefano Zuccarini, e all’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, Ciro Zeno aveva infatti detto come piuttosto di “fare annunci in pompa magna” fosse più importante puntare sulla concretezza. Sottolineando come il protocollo d’intesa di cui sopra non costituisse, di fatto, un vicolo contrattuale ma solo una dichiarazione di intenti comuni, dalla sigla avevano quindi ribadito la necessità di “cautela, progetti esecutivi, soldi e tempo”.