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Ospedale senza primari e probemi all’attività chirurgica, Barbetti (Pd): “Situazione emergenziale”

Pubblicato il 19 Settembre 2021 10:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:50

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“Foligno si deve mobilitare per difendere un ospedale che da eccellenza sta scivolando verso il declino”. A dirlo è l’esponente del Partito Democratico in consiglio comunale, Rita Barbetti, che intervenendo appunto sullo stato nel nosocomio folignate parla di “situazione emergenziale” e di “grande preoccupazione rispetto al depauperamento e depotenziamento della struttura”. Un tema caldo e dalle tante sfaccettature, su alcune delle quali erano recentemente intervenuti anche i sindacati. Ed ora pure il consigliere dem che, in una nota, passa in rassegna tutte le criticità del “San Giovanni Battista” a cui è tempo di porre rimedio.

L’analisi di Barbetti parte dalla mancanza di primari di Cardiologia, Oculistica, Ortopedia, Rianimazione, Nefrologia, Anatomia patologica, Gastroenterologia e Ginecologia. Una carenza che, stando a quanto da lei riferito, riguarda da quasi due anni circa il 50% delle strutture complesse del presidio, con un inevitabile arretramento dello stesso e riduzione delle prestazioni. Poi il nodo personale. “La politica di assunzioni – riferisce le dem – è fallimentare, continuano pensionamenti e licenziamenti volontari per trasferimenti in strutture più attrattive dal punto di vista professionale, senza che – osserva – si attivino prontamente le sostituzioni”. Da qui, l’aggravio dei servizi sul personale dipendente rimasto già provato dall’emergenza sanitaria e l’allungamento delle liste di attesa. Barbetti pone inoltre l’accento sull’attività chirurgica, “lontana – dice – dal suo standard preCovid, vista anche la mancanza di anestesisti”. E poi ancora, la chiusura del servizio di preospedalizzazione, il trattamento delle patologie chirurgiche in affanno e l’assenza di una visione di futuro dell’ospedale e della riorganizzazione complessiva dell’azienda.

Tra le criticità del nosocomio evidenziate dal consigliere d’opposizione di palazzo Orfini Podestà, anche lo smantellamento del reparto maxillo-facciale ed il dirottamento su Terni di molti servizi centralizzati. Barbetti critica anche sul fatto che solo nella città della Quintana non sia partito il servizio delle Aggregazioni Funzionali Territoriali. Si tratta, nel dettaglio di una quarantina di gruppi di medici di medicina generale in Umbria istituiti a fine 2018 per garantire la continuità assistenziale e ridurre accessi impropri ai pronto soccorso. Barbetti condanna, in ultima analisi, il “blocco inspiegabile” di tutti gli investimenti di adeguamento e rinnovo tecnologico già programmati e finanziati nell’ospedale.

“Intanto chi ha necessità di esami diagnostici in tempi compatibili con le patologie paga profumatamente le prestazioni di strutture private – conclude l’esponente del Partito Democratico folignate – oppure aspetta rassegnato che il quadro clinico peggiori, a volte irrimediabilmente”. Al netto di questa fotografia, Barbetti si fa portavoce del gruppo annunciando la presentazione di un’interrogazione al fine di individuare possibili soluzioni. Così come per discutere della realizzazione del progetto del polo unico per gli ospedali di Foligno e Spoleto, con la contestuale integrazione dei presidi di Norcia, Cascia e Trevi.

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