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Foligno, il M5S promuove le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo

Pubblicato il 30 Aprile 2021 10:57 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:28

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Promuovere nel territorio la creazione di comunità energetiche e di autoconsumo collettivo, con il coinvolgimento di cittadini e l’impiego di aree o edifici comunali. È questa l’idea al centro della mozione presentata dai consiglieri folignati del Movimento 5 Stelle che rispondo ai nomi di David Fantauzzi e Rosangela Marotta. Nel disegno dei due esponenti di minoranza trova spazio il sostegno alle forme di configurazione che generano, tra le altre cose, benefici legati all’alleggerimento della bolletta. Con la mozione del M5s si richiede, dunque, l’impegno di sindaco e giunta di Foligno “per assicurare la messa a disposizione dei cittadini delle informazioni necessarie a promuovere la creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo in una situazione in cui i cambiamenti climatici e il degrado ambientale rappresentano una minaccia concreta”.

Partendo dal fatto che l’Italia ha aperto in anticipo alla possibilità della condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a fonti rinnovabili tra più cittadini, nella mozione viene sottolineato come ora i consumatori potranno associarsi per realizzare configurazioni di autoconsumo collettivo. Il documento firmato da Fantauzzi e Marotta pone poi l’accento sulla facoltà degli Enti pubblici e territoriali di “essere promotori di politiche sociali attive che coinvolgono i cittadini nella promozione e partecipazione nelle diverse forme di configurazioni, contribuendo ad affrontare e ridurre la povertà energetica, soprattutto verso gli anziani”.

Secondo i firmatari, le istituzioni “potrebbero in questo senso sostenere la creazione di configurazioni tra cittadini o tra enti e cittadini in cui gli impianti potrebbero essere realizzati dall’Ente anche su aree o coperture di edifici pubblici e l’energia prodotta condivisa. Ad esempio – spiegano nella mozione – si potrebbe realizzare una comunità energetica con un impianto installato sul tetto di una scuola utilizzando l’energia prodotta per la stessa e cedendo l’eccedenza ai cittadini membri della comunità”.

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