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Intitolazione piazza ad Angelo Mancia: a Borroni presidio di protesta

Pubblicato il 8 Maggio 2023 09:51 - Modificato il 5 Settembre 2023 09:59

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Ci sarà anche un presidio di protesta, martedì mattina (9 maggio) a Borroni, in concomitanza con la cerimonia di intitolazione di una piazza ad Angelo Mancia, fissata alle 10.30. Dopo aver lanciato una petizione online – che ha superato le 500 firme – per chiedere la revoca dell’intitolazione e aver scritto al prefetto Armando Gradone, avanzando la stessa richiesta – rispetto alla quale da Perugia non è ancora arrivata risposta -, la sezione cittadina dell’Anpi, guidata da Stefano Mingarelli, è pronta a scendere in piazza per ribadire – ancora una volta – il proprio dissenso. Dissenso – lo ricordiamo – nei confronti della scelta dell’amministrazione comunale di ricordare, dedicandogli un’area pubblica, la figura di Angelo Mancia, militante del Movimento sociale italiano con una storia segnata da numerose violenze – come riportano le cronache dell’epoca -, ucciso a 27 anni in un agguato poi rivendicato dalla Volante Rossa. “La piazza – ribadisce il presidente Mingarelli, alla vigilia della cerimonia – poteva essere intitolata a tutte le vittime del terrorismo, senza distinzione di colore politico se l’amministrazione comunale avesse voluto realmente fare un’operazione di doverosa pacificazione con quei tempi”. Ad unirsi al coro di proteste erano stati negli scorsi giorni, anche la deputata folignate, Elisabetta Piccolotti, e il circolo cittadino del Partito democratico, che avevano criticato aspramente la scelta portata avanti dall’amministrazione Zuccarini. Scelta, invece, ribadita dal primo cittadino che, con una nota, aveva sottolineato “l’intenzione di ricordare le dolorose vicende della nostra storia al fine di promuovere e garantire con forza i diritti di libertà e condannare e contrastare ogni forma di terrorismo, che – aveva dichiarato – rappresenta un pericolo per le istituzioni democratiche e repubblicane”. Parole seguite, nelle scorse ore, da nuove dichiarazioni, quelle del senatore “dem” Walter Verini. “La decisione dell’amministrazione comunale di Foligno di intitolare uno spazio pubblico all’estremista nero Angelo Mancia è sbagliata e divisiva” ha detto Verini, che ha aggiunto: “Dedicargli una via così, senza un percorso condiviso che porti a valutare cosa furono quegli anni, senza una memoria intera, fatta di nomi e cognomi di ragazzi di opposte collocazioni che praticavano un reciproco odio cieco, è un atto unilaterale e – per questo – divisivo”.

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