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Welfare e denatalità, a Spello summit di Acacia Group con le imprese umbre

Pubblicato il 25 Aprile 2023 06:53 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:01

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Prosegue la marcia di avvicinamento dell’osservatorio economico perugino Acacia Group verso l’Economic Challenge 2023, l’evento umbro di rilevanza nazionale durante il quale i mondi dell’impresa, della finanza e della politica si incontrano e confrontano sui temi economici e imprenditoriali di più stretta attualità. In quest’ottica, al centro ricevimenti Chiesa Tonda di Spello, l’amministratore di Acacia Group, Francesco Pace, ha dato vita a una serata dedicata ai temi del welfare, dell’inclusione e della denatalità, a cui hanno preso parte decine di imprenditori umbri. “Queste tematiche – ha spiegato Pace – sono una tappa obbligata del nostro percorso poiché saranno poi approfondite ulteriormente il 28 e 29 settembre ad Assisi in occasione dei lavori dell’Economic Challenge 2023. Nei prossimi appuntamenti parleremo ancora di economia dei territori o, ad esempio, di innovazione. In pratica, cominciamo a raccogliere le opinioni e il sentiment delle imprese su argomenti cruciali che poi analizzeremo a pieno nella sessione di settembre”. Tra i partner del progetto anche la società di consulenza WeAreTeam che si occupa di gestione del risparmio: “Quelle che affrontiamo oggi sono tematiche trasversali – ha fatto notare il consulente finanziario Tiziano Sordini –. Toccano, infatti, sia la sfera dell’impresa, che vede sempre più invecchiare la propria forza lavoro e deve quindi organizzarsi per trovare nuove persone e nuove competenze, sia la parte assicurativa, ma anche quella finanziaria. L’invecchiamento della popolazione, con tutto ciò che comporta a livello di sostenibilità del welfare statale e del sistema previdenziale, ci porta a fare scelte di investimento diverse. Come consulenti patrimoniali dobbiamo essere bravi nel consigliare i nostri clienti affinché abbiano le risorse necessarie per fronteggiare questi deficit”.

Tra i vari relatori, coordinati dal giornalista Giacomo Marinelli Andreoli, sono intervenuti Serena Guidotti, della direzione Life & Health di UnipolSai e UniSalute, che ha illustrato i nuovi interventi di welfare aziendale che la sua società può mettere in campo a sostegno delle imprese e a favore dei loro dipendenti, e il senatore Franco Zaffini che, in qualità di presidente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, ha spiegato le strategie e le politiche del governo in questo campo. In particolare, Zaffini ha ricordato l’approvazione del Ddl Anziani, il disegno di legge cioè che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche a favore degli anziani non autosufficienti. “L’idea di fondo – ha detto Zaffini – è deinstituzionalizzare l’anziano. Per parecchi anni, pensando di modernizzare la nostra società, abbiamo considerato l’anziano come un qualcosa che, arrivato a una certa età, esce dalla sua famiglia e dal mondo di lavoro, va in un istituto e lì completa il suo ciclo di vita. La nostra idea è, invece, quella di lasciare l’anziano nella sua famiglia e nel suo ambiente, fornendogli però tutti i servizi necessari attraverso un nuovo sistema di welfare”.

“Il benessere – ha sottolineato Guidotti – non è legato soltanto al work life balance, cioè l’equilibrio tra vita privata e lavoro. Per un’azienda riguarda il prendersi cura dei propri dipendenti andando a inserire, con un regolamento aziendale, tutte quelle che possono essere le offerte legate a salute, protezione dai rischi e aumento del reddito. Noi, ad esempio, andiamo con i nostri agenti in affiancamento alle aziende, facendo una consulenza mirata in base alle necessità: gestire un turn over, un aumento del reddito o un’integrativa sanitaria. Un lavoratore che si trova bene nel proprio posto di lavoro genera anche maggiore produttività”. A portare una testimonianza in questo senso, l’imprenditore Giuliano Martinelli, titolare della Giuliano Tartufi: “Un lavoratore che vive le ore in cui è al lavoro in maniera tranquilla produce di più. Oltre a questo, avere un adeguato welfare aziendale è fondamentale in questo mercato del lavoro caratterizzato da carenza di personale qualificato. Coccolare un dipendente in gamba, dando a lui e alla sua famiglia servizi, qualità della vita, sostegno fisico, morale ed economico è indispensabile per legarlo all’azienda e non farlo allontanare”.

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