Sono 2.564 i pannelli installati, per una produzione di 1.400 MWh all’anno, pari al 20% del fabbisogno complessivo dello stabilimento, e 800 tonnellate annue di anidride carbonica in meno immesse in atmosfera. Questi i numeri dell’impianto fotovoltaico dell’Officina manutenzione ciclica locomotive (Omcl) di Foligno presentato nella mattinata di giovedì 9 marzo proprio nello stabilimento di via Campagnola. Tra i presenti, il direttore della Direzione tecnica Trenitalia, Marco Caposciutti, l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, il responsabile dell’Omcl, Antonio Bernardini, e il direttore regionale di Trenitalia, Amelia Italiano.
L’IMPIANTO – Attraverso un investimento complessivo di 2,2 milioni di euro, l’impianto fotovoltaico è stato installato sulla copertura dei capannoni della torneria e sul capannone principale dello stabilimento. Composto, come detto da oltre 2mila e 500 pannelli in silicio monocristallino, la potenza arriva a quota 1.076,88 kWp e la superficie utile di captazione è pari invece a 5.560 metri quadrati. Stando a quanto emerso nel corso della presentazione, i pannelli sono inoltre equipaggiati con ottimizzatori in grado di assicurare un controllo su ciascun modulo, ottimizzandone la produzione ed incrementando la sicurezza e la protezione da malfunzionamenti e sovratensioni. L’impianto è poi corredato da passerelle sul tetto per la manutenzione e pulizia dei pannelli stessi e dell’impiantistica di sicurezza e da tubazioni idriche per il lavaggio dei moduli fotovoltaici. E sempre nell’ambito della realizzazione del nuovo impianto, è stata pure sostituita la copertura in laterizio del capannone della torneria (5.500 metri quadrati circa) con pannelli metallici leggeri coibentati: un intervento, questo, che ha migliorato l’efficienza termica dell’edificio.
GLI INTERVENTI – A snocciolare i dettagli del nuovo impianto fotovoltaico è stato proprio il responsabile dell’Omcl di Foligno, Antonio Bernardini, il quale, tra le altre cose, ha spiegato come “all’esterno dello stabilimento ci sia un grande pannello che fornisce tutti i parametri di produzione istantanea”. “Un progetto – ha aggiunto Bernardini – avviato sotto il periodo della pandemia e senza mai fermare la prodizione”.
“È un vero piacere ammirare questa struttura che costituisce un pezzo importante della storia cittadina e che punta contestualmente alla modernità con l’impianto fotovoltaico oggi presentato – ha detto il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini -. È un bel segnale di attenzione per l’ambiente e per il territorio – ha proseguito -, oltre che un’azione capace di garantire un sensibile risparmio sui conti. Questo processo di implementazione – ha poi concluso il primo cittadino – rappresenta un motivo di grande orgoglio per la nostra città e per questa grande ‘istituzione’, sulle quali si concentra evidentemente l’attenzione di Trenitalia”.
“L’autoproduzione di energia elettrica è centrale nel Piano industriale decennale del Gruppo Fs – ha dichiarato il responsabile Direzione tecnica di Trenitalia, Marco Caposciutti, rimarcando allo stesso tempo l’importanza di puntare sempre più verso la sostenibilità -. L’attività, supportata da ingenti investimenti – ha proseguito -, è finalizzata a soddisfare il 40% dell’intero fabbisogno energetico del Gruppo. In quest’ambito Trenitalia fa la sua parte tramite l’applicazione di impianti fotovoltaici sulle coperture delle circa cinquanta officine che la società capofila del Polo Passeggeri gestisce sul territorio nazionale, con l’obiettivo di arrivare a una produzione installata di almeno 15 MW. La realizzazione di Foligno è una delle più grandi, in linea con la dimensione dell’officina”. “Uno stabilimento storico quello di Foligno”, ha proseguito Caposciutti che va comunque incontro ad “un futuro importante”: “Tra poco inizieremo a lavorare qui anche i Minuetto per passare poi ad altri tipi di treni – ha spiegato -. C’è quindi bisogno di spazi più ampi ed è per questo già in corso un nuovo investimento per la costruzione di un nuovo capannone da destinare proprio alle lavorazioni delle prossime produzioni. L’obiettivo – ha annunciato – è di avere un nuovo capannone entro il 2025, ma intanto, anche senza di esso, già nelle prossime settimane inizieremo a lavorare i nuovi treni Minuetto. Senza capannone – ha poi dichiarato – si lavora in maniera meno ottimizzata, però si lavora comunque e farlo servirà anche per acquisire conoscenze ed esperienza, preparando così il terreno per il futuro”.
“Questa è una struttura che guarda al futuro”, ha commentato infine l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche sottolineando come sia “bello constatare la passione, la voglia di investire, di tenere alto il nome di Foligno e dell’Umbria”. L’assessore ha quindi fatto un passo indietro spiegando come si sia “personalmente impegnato, interloquendo con il direttore Caposciutti e con l’amministratore delegato Corradi, affinché per l’Omcl si ottenessero le necessarie certezze su investimenti e assunzioni che due anni fa non c’erano”: “Oggi – ha evidenziato Melasecche – siamo qui a toccare con mano, con grande concretezza, l’Italia che funziona, che crede nelle proprie capacità e continua ad investire”. E parlando di “risultati importanti” rispetto al piano di interventi concordato con Trenitalia e l’intero Gruppo, l’assessore ha posto l’accento sul fatto che “proprio a Foligno, e non in un’altra struttura fuori regione, avverrà la manutenzione dei quattro Minuetto elettrici giacenti ad Umbertide, inutilizzati da troppi anni”. Stando sempre a Melasecche, palazzo Donini sta inoltre mettendo in campo ogni azione “per rompere quelle catene dell’Umbria che la vedono ancora isolata nei collegamenti con il resto dell’Italia”. L’assessore ha pure annunciato che, nei prossimi giorni, “la Regione, in un incontro al ministero delle Infrastrutture e trasporti, discuterà dell’intero quadro ferroviario e stradale delle opere in fase di programmazione ed esecuzione con il gruppo Fs Ferrovie dello Stato”. “Guardiamo avanti e ci crediamo – ha sottolineato Melasecche – ed è bello oggi vedere accomunati in questo impegno tutti gli addetti di questa struttura e i dirigenti. Ottimismo – ha proseguito – è lavorare con serietà, professionalità ed impegno, e qui c’è tutto”. L’assessore ha infine parlato anche di infrastrutture stradali: “C’è una continua e proficua collaborazione con il Comune guidato da Zuccarini per sbloccare la realizzazione dello svincolo di Scopoli e la variante di Foligno, perché non possono essere piccole minoranze a fermare futuro e investimenti, così come gli interventi programmati del piano anti esondazione del fiume Topino”.
IL REVAMPING – Nel frattempo vanno avanti le operazioni per riqualificare l’intero impianto delle Omc di Foligno. Il cosiddetto “revamping” permetterà di ospitare i treni monoblocco, garantendo così di mantenere a Foligno gli interventi di manutenzione dei treni attualmente in circolazione. “Il progetto ci consente di effettuare la manutenzione a treno completo dei convogli a composizione bloccata Jazz e Pop – spiega Antonio Bernardini ai microfoni di Radio Gente Umbra -. Sono treni la cui lunghezza massima è di 90 metri e quindi ci attrezzeremo per accoglierli e per far si che ci sia, dal punto di vista industriale, la possibilità effettuare la manutenzione. Verrà demolita – prosegue Bernardini – una zona dello stabilimento che, per gran parte, è inutilizzata. Costruiremo di fatto tre nuovi capannoni, uno contiguo all’altro. Il primo vedrà due binari su colonnine, dove verrà effettuata la prima scomposizione del treno. Poi, i pezzi del treno scomposto verranno accolti nella seconda parte dello stabilimento. La seconda parte vedrà quattro binari a raso. In più, andremo a riqualificare una parte dello stabilimento per effettuare le prove a composizione bloccata del treno, dopo aver fatto la manutenzione ciclica. Adesso siamo in piena fase di progettazione: quella preliminare è già stata fatta, mentre la seconda fase sarà quella esecutiva, pronta entro il mese di aprile. Poi si andrà a gara. Entro il 2025 – conclude Bernardini – potremmo avere questi capannoni e binari nuovi. Al momento è prematuro parlare di assunzioni, ma con queste migliorie garantiremo un futuro a questo stabilimento, perché si guarda anche alla manutenzione dei treni Emu”.
I SINDACATI – E rispetto all’imminente avvio nell’impianto folignate della manutenzione dei treni in composizione bloccata, la Filt Cgil ha espresso soddisfazione. Sigla che, dal canto suo, non ha mancato di partecipare all’inaugurazione del sistema fotovoltaico: “Un passaggio importante nella direzione del rilancio di un impianto – si legge in una nota firmata dal segretario generale, Ciro Zeno -, per il quale come organizzazione sindacale ci siamo battuti con tutte le nostre forze”. Lo stesso sindacalista che, proprio a margine della cerimonia di inaugurazione, ha spiegato come “le rassicurazioni portate dalle più alte cariche aziendali nazionali rispetto all’imminente avvio della manutenzione dei treni in composizione bloccata, così come della costruzione dei nuovi capannoni, sono motivo di soddisfazione e orgoglio”.