22.2 C
Foligno
sabato, Settembre 20, 2025
HomeCulturaL’arte di Pino Pascali torna a Foligno dopo 55 anni

L’arte di Pino Pascali torna a Foligno dopo 55 anni

Pubblicato il 5 Ottobre 2022 09:24 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:36

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Il Foligno cerca il riscatto contro il Camaiore. Manni: “Consci della nostra identità”

I Falchetti, orfani di Grea, domani affronteranno al "Blasone" la matricola del campionato, che arriva da una vittoria contro il Prato. Il tecnico biancazzurro: "Loro squadra giovane e che battaglierà, dovremo essere bravi a giocare come sappiamo fare"

Contributi bollette over 65: c’è tempo fino al 17 ottobre

Il Comune di Foligno ha stanziato fondi per oltre 74mila euro a sostegno delle persone anziane per far fronte all’aumento del costo delle forniture e all’inflazione. Potranno accedere al fondo i richiedenti con Isee inferiore a 20mila euro

Foligno, la biblioteca comunale diventa “cantiere di digitalizzazione”

Al via due progetti finanziati con fondi Pnrr e realizzati con l’Università Roma Tre che vedranno la digitalizzazione e catalogazione di documenti del fondo sugli spettacoli teatrali custoditi dalla “Dante Alighieri”

Dopo 55 anni l’arte di Pino Pascali torna a Foligno. E lo farà nell’ambito della mostra “Pino Pascali la zoologia domestica dei bachi da setola”, che verrà inaugurata sabato 8 ottobre, alle 18. Ad ospitare le opere dell’artista, morto prematuramente all’eta di 33 anni a seguito di un incidente in moto, sarà per l’occasione il Centro italiano di arte contemporanea, gestito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Come detto, per l’arte di Pino Pascali quello in città sarà di fatto un ritorno. Nel 1967, infatti, le sale di palazzo Trinci avevano fatto da sfondo alla mostra “Lo spazio dell’immagine”, a cura di Giuseppe Marchiori, dandogli l’opportunità di racchiudere il mare in trenta vasche quadrate di alluminio e acqua colorata all’anilina. Nella storica dimora dei signori di Foligno, dunque, Pascali si confrontò con quell’elemento naturale che è l’acqua, immaginando di specchiarsi in un mare dove un giorno desiderava costruire la sua casa. Negli spazi espositivi di via del Campanile, invece, la prospettiva si ribalterà con le forme standard e i colori chimici di oggetti sorprendenti e non deperibili: i “bachi da setola”. 

Articoli correlati