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Via Benevento, ancora nessun intervento alla conduttura: cresce la protesta

Pubblicato il 6 Luglio 2022 13:38 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:53

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A Foligno peggiora la situazione in via Benevento, dove sono aumentati con il passare dei giorni gli zampilli di acqua provocati da una rottura della tubatura che passa sotto la strada. Una situazione che, calendario alla mano, si protrae da ormai un mese. Era, infatti, il 5 giugno scorso quando, come spiegato alla nostra redazione da Elvio Fortunati che in quella via è proprietario di un terreno, erano state notate le prime fuoriuscite di acqua, a cui erano seguite diverse segnalazioni. Segnalazioni che, però, sono rimaste inascoltate.

Non è stato più fortunato un altro cittadino che, invece, lungo quella via abita. Si tratta di Niccolò Lupidi, al momento l’unico residente di via Benevento. Via destinata a diventare ambito e quindi ad ospitare nuove abitazioni. “Siamo gli unici, per ora, che viviamo lì e che rischiamo di rimanere senz’acqua” spiega, sottolineando – così come fatto precedentemente anche da Fortunati – che le rotture alla tubatura di via Benevento sono fin troppo frequenti. “Sono anni che assistiamo ad interventi continui della Valle Umbra Servizi  – prosegue – e non capiamo perché questa volta non si facci altrettanto”.

Eppure, anche Niccolò Lupidi di segnalazioni ne ha fatte e diverse, rivolgendosi persino ad un legale. “La prima lettera inviata dal nostro avvocato risale al 9 giugno scorso – commenta -, l’ultima invece è del 4 luglio”. Nella prima si segnalava la rottura, nell’ultima invece si manifestava la disponibilità ad occuparsi, previa autorizzazione del proprietario della strada, delle “operazioni di scavo, purché – sottolinea – si definisse un accordo nero su bianco. Pur non essendo un intervento di nostra competenza, abbiamo provato ad andare incontro alla Vus, ma non abbiamo ricevuto risposta”.

Qualche contatto con l’azienda, comunque, c’è stato, ma nulla di ufficiale. “Ci è stata ipotizzata l’installazione di un tubo di superficie fino alla nostra abitazione, ma questa soluzione ci vede contrari per questioni di natura igienica e di sicurezza. Con le attuali temperature, tra l’altro, un tubo di superficie destinato alla nostra sola abitazione potrebbe comportare un ristagno di acqua con il rischio che si possano creare delle colonie di legionella”. Per Niccolò Lupidi, dunque, è necessario che si intervenga in altro modo e soprattutto, ribadisce, “con lavori che stabilizzino definitivamente la situazione, prima che il danno peggiori ulteriormente e anche per evitare un inutile spreco di acqua soprattutto in un momento di emergenza idrica come quello attuale”.

Intanto si dice pronto a ricorrere ancora una volta al proprio legale per l’invio di una nuova sollecitazione. “Se sarà il caso – aggiunge – penseremo anche alla possibilità di presentare un esposto”. “È allucinante che nessuno intervenga – conclude – così come è assurdo che dobbiamo essere noi cittadini a farci avanti, quando dovrebbe essere la società stessa a rendersi conto della situazione e ad intervenire in maniera definitiva”.

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