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Quintana, é la lancia di Luca Innocenzi ad alzarsi al cielo: per il fantino ottava vittoria

Pubblicato il 13 Settembre 2020 19:52 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:21

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Alla fine a spuntarla è stato ancora una volta Luca Innocenzi. Dopo aver trionfato nella Giostra della Solidarietà dello scorso anno, l’ultima prima dell’appuntamento di domenica 13 settembre, infatti, il Pertinace del Rione Cassero è tornato ad alzare la lancia al cielo. In sella al suo Guitto ha portato a termine senza errori tutte e tre le tornate con un tempo totale di 2.40.84. Il migliore registrato al Campo del li Giochi in occasione di una Giostra che ha dovuto fare i conti con i limiti imposti dal Covid: ingressi contingentati e nessuna invasione di campo a fine competizione per festeggiare il binomio vincitore.

Binomio che, come detto, risponde ai nomi di Luca Innocenzi e Guitto. Per il fantino folignate ottavo palio, il tredicesimo invece per il rione del priore Fabio Serafini. “Abbiamo realizzato un sogno – è stato il commento a caldo di Luca Innocenzi – e portato Guitto a cinque vittorie, eguagliando così Bolero. Ho sempre pensato che avesse certe qualità e con gli anni siamo riusciti a sfruttarle al meglio”. Una vittoria, quella in sella a Guitto che il fantino ha dedicato alla sorella Giada e a Rita. Un pensiero, poi, al lavoro fatto dall’Ente Giostra, dai priori e dal popolo della Quintana. “Senza di loro – ha dichiarato il Pertinace – non avremmo potuto giostrare”.

Pensiero condiviso anche dal priore Serafini, che ha parlato di unità di intenti tra i priori nel portare avanti la manifestazione nei giusti modi e tempi. “Veniamo da quindici giorni di taverna veramente pesanti e questo è un palio che il rione si è meritato appieno” ha poi dichiarato Serafini riferendosi alla vittoria, la quarta nelle vesti di priore. “Nonostante il difficile momento – ha proseguito – Luca ha sempre tenuto alta l’asticella, dimostrandosi un professionista. Averlo come cavaliere è per noi un onore ed un privilegio. Siamo coscienti del fatto che mettendolo nelle giuste condizioni riesce ad esprimersi come forse non riusciva a fare prima e quindi cercheremo sempre di assecondarlo”. “Luca ormai è un campione a tutto tondo – ha aggiunto l’ex priore Giorgio Recchioni – e questo dimostra che i sacrifici che ha fatto sono stati premiati ancora una volta”.

Soddisfatto anche il presidente Metelli che ha parlato di una Quintana straordinaria. “A vincere è stata tutta la città di Foligno e i rioni – ha dichiarato -. Abbiamo dimostrato di essere una grande famiglia e come tutte le grandi famiglie siamo stati capaci di avventure ed imprese fantastiche. Ora – ha concluso Metelli – l’idea è di ricominciare con una rivincita appena sarà possibile”.

Prima di archiviare, però, la Giostra settembrina uno sguardo anche agli altri nove cavalieri. A cominciare dal Generoso del Rione La Mora, Mattia Zannori, classificatosi secondo con un tempo totale di 2.41.22. Terzo posto, invece, per l’Animoso del Rione Giotti, Daniele Scarponi che ha chiuso la singolar tenzone a 2.42.89. A correre la terza e ultima tornata anche Alessandro Candelori per il Contrastanga e Tommaso Finestra per l’Ammanniti. Per il Furente, che ha gareggiato in sella a Invincibile Fong, un tempo di 2.44.57, mentre per il Gagliardo e Hamamelis 2.45.48.

Questi, dunque, i cavalieri che hanno concluso la Giostra, mentre hanno dovuto rinunciare alla corsa al palio, realizzato dall’artista Alessandro Fogo, gli altri cinque. Il primo ad uscire dai giochi è stato Marco Diafaldi per lo Spada mancando il primo anello. Prima tornata sfortunata anche per Lorenzo Paci: il Baldo del Rione Morlupo ha sbagliato il secondo di anello. A chiudere alla seconda tornata sono stati, invece, Badia, Croce Bianca e Pugilli. L’Ardito Cristian Cordari ha abbattuto una bandierina ed è stato eliminato per un errore di percorso non rettificato. A penalizzare il Fedele Massimo Gubbini e il Moro Pierluigi Chicchini, invece, gli anelli: entrambi hanno mancato il primo colpo e sono andati fuori.

 

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