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Campo rom e spaccio in centro: sindaco di Foligno chiede aiuto a prefetto e questore

Pubblicato il 5 Agosto 2020 14:33 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:29

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Un appello a prefetto e questore di Perugia perché diano a Foligno risposte sulla dotazione organica di personale in forza alla caserma dei carabinieri e al commissariato di polizia e di mezzi per fronteggiare la situazione del campo rom di Sant’Eraclio e l’emergenza spaccio in centro storico. È quello lanciato, insieme agli assessori Riccardo Meloni e Marco Cesaro, dal sindaco Stefano Zuccarini che parla di una vera e propria emergenza sociale, “da arginare – ha spiegato – prima che la situazione degeneri”. Soprattutto dopo l’ultimo episodio in ordine temporale, che ha coinvolto la comunità sinti nella giornata di martedì 4 agosto. 

Secondo quanto spiegato dal primo cittadino folignate, l’ennesimo episodio di una lunga serie di fatti che vanno dalle minacce ed intimidazioni alle estorsioni, dai furti alle rapine nei negozi. In particolare, nel pomeriggio di martedì due fazioni rivali si sarebbero scontrate all’interno del campo di Sant’Eraclio. Risultato, una rissa e auto in fiamme con il conseguente intervento dei vigili del fuoco, che hanno segnalato anche la presenza di nove bombole di gas poi portate via dell’area. 

E proprio sull’onda degli ultimi fatti, il sindaco Zuccarini ha lanciato il suo appello, soprattutto in vista dei diversi pensionamenti che interesseranno, a fine anno, parte del personale delle forze dell’ordine cittadine. “Chiediamo attenzione da parte del questore e del prefetto in termini di invio di uomini e mezzi idonei a contrastare questo fenomeno – ha detto il primo cittadino – che ci sembra essere arrivato ad un punto molto critico. Per cui è bene agire per tempo”. 

Da Stefano Zuccarini anche un invito alla collaborazione alla comunità rom di Sant’Eraclio. “Sappiamo che queste comunità hanno dei capi, dei reggenti che possono influire – ha commentato -. Chiediamo quindi che possano esercitare quell’azione di indirizzo e di isolamento dei soggetti facinorosi, contribuendo a riportare la serenità nella comunità”. “Anche perché – ha sottolineato il sindaco – il Comune ha manifestato la propria vicinanza ai rom, sia con aiuti e contributi durante l’emergenza Covid, sia con l’assegnazione di case popolari. Basti pensare – ha aggiunto – che hanno beneficiato di sei dei dieci alloggi conferiti  lo scorso mese di settembre”. Intanto, prosegue l’opera di confisca dei terreni occupati illegalmente. “Al nostro insediamento – ha aggiunto l’assessore Cesaro – ci siamo ritrovati con decine di pratiche di accertamenti non lavorate e che stiamo portando avanti”. 

Altra questione, come detto, l’attività di spaccio in pieno centro storico, “legata – ha spiegato – alla presenza di un’immigrazione soprattutto nordafricana”. Su questo fronte, tra le azioni programmate dall’amministrazione Zuccarini nelle zone cosiddette sensibili il potenziamento del servizio di videosorveglianza e interventi di decoro urbano che si tradurranno, tra l’altro, nell’eliminazione delle  siepi in piazza Matteotti così da rendere l’area meno nascosta, in attesa di un più corposo intervento di restyling legato all’iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, e l’installazione di una maggiore illuminazione pubblica in piazzetta Beata Angela.

PRECISAZIONE – In merito alle dichiarazioni riportate in questo articolo da parte di Marco Cesaro, la redazione di Rgunotizie.it precisa che da parte dell’assessore non c’era nessuna intenzione di voler colpevolizzare gli uffici del Comune, né tantomeno accusare i dipendenti ed operatori comunali di non fare il proprio lavoro. Certe pratiche di accertamento – riferite in particolar modo agli insediamenti dei rom -, richiedono infatti un tempo di lavorazione maggiore, non imputabile al personale e agli uffici comunali. Ci scusiamo con i nostri lettori se le dichiarazioni dell’assessore Marco Cesaro possono essere state fraintese.

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