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L’azienda umbra Colfiorito e Fao sempre più unite per combattere gli sprechi alimentari

Pubblicato il 30 Luglio 2020 16:37 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:30

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L’azienda Colfiorito al fianco della Fao per combattere gli sprechi alimentari. Una condivisione di intenti testimoniata anche dalla presenza del direttore generale dell’azienda umbra, Alessio Miliani, tra i relatori del seminario della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. C’era, dunque, anche l’azienda di Colfiorito, leader nel settore dei legumi secchi e cereali, alla kermesse internazionale durante la quale è stata anche annunciata l’istituzione della prima “Giornata mondiale di sensibilizzazione agli sprechi e alle perdite alimentari”, in programma il 29 settembre. Per l’occasione, in cui la Fao ha anche presentato una nuova piattaforma online sviluppata per monitorare e supportare la riduzione delle perdite e sprechi alimentari, l’azienda Colfiorito, da alcuni anni partner proprio di Fao, ha portato la sua testimonianza attraverso le parole del suo direttore. “Per affrontare il problema dello spreco – ha spiegato, infatti, Miliani nel suo intervento – da azienda alimentare lavoriamo sia a monte che a valle. A monte, dal lato della produzione, la nostra collaborazione e sensibilizzazione inizia sin dalla sinergia con le aziende agricole per l’adozione di pratiche sostenibili. Investiamo continuamente in tecnologia per avere sistemi di selezione e pulizia delle materie prime sempre più precisi ed efficienti. Chiaramente, per garantire ai consumatori la massima qualità – ha proseguito -, non possiamo evitare che ci sia uno scarto: tuttavia, questo viene sempre riciclato grazie a collaborazioni di economia circolare. Il lavoro a valle, invece, – ha aggiunto Miliani – è quello che coinvolge il consumatore. Da un lato, lo aiutiamo ad avere prodotti che si conservino al meglio, in linea con l’attesa di qualità. Dall’altro, stiamo intraprendendo sempre più azioni di sensibilizzazione tramite i nostri canali di comunicazione. Ad esempio – ha concluso -, stiamo attivando un piano di tutorial sui nostri social per educare i consumatori sugli usi alternativi degli ingredienti che gli avanzano, oppure modi creativi per usare in cucina gli avanzi del pasto o ancora dare una seconda vita agli imballaggi”. Un tema caldo ed attuale quello degli sprechi alimentari. La Fao ha stimato, infatti, che il 14% di tutto il cibo del mondo finisca sprecato, per un valore di oltre 400 miliardi di dollari l’anno. Un costo che viene pagato anche in termini di emissioni di gas serra: questa quantità di cibo, infatti, equivale a circa un miliardo e mezzo di tonnellate di CO2. Un problema anche ambientale, quindi, di cui, nel corso del seminario ha parlato il direttore generale di Fao, Qu Dongyu. La piattaforma, invece, è stata presentata da Màximo Torero Cullen, capo economista di Fao, che ne ha illustrato le funzionalità difronte ad una interessata platea composta, oltre che da Alessio Miliani, da Maura Barry, assistente amministratore aggiunto dell’Ufficio per la Resistenza e Sicurezza Alimentare dell’USAID, Johan Swinnen, Direttore Generale dell’INFPRI, Lawrence Haddad, Direttore Esecutivo del GAIN, Geeta Sethi, consulente e leader globale per i sistemi alimentari della Banca Mondiale, Betty Kibaara, Direttrice delle iniziative per l’alimentare della Fondazione Rockefeller, Lieke Verhofstad, Direttrice dello sviluppo di business sostenibili della Fondazione Rabobank, Judith Hitchman, Presidente  di URGENCI,  Luca Beccari, Ministro degli affari esteri, cooperazione economica internazionale e telecomunicazioni di San Marino, e da Maria Ubach Font, Ministro degli affari esteri of Andorra.

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