Colmare il divario educativo dovuto all’adozione della didattica a distanza contrastando il fenomeno della dispersione scolastica, potenziare i servizi di supporto ai bambini e ragazzi con disabilità, creare una rete di centri estivi per sperimentare nuove modalità di socialità ed educare i bambini alle regole sanitarie e prepararli al rientro a scuola. Ed ancora l’utilizzo di spazi scolastici ed extrascolastici per dar vita ad aule diffuse ed attivare tutte le risorse economiche disponibili per far fronte all’emergenza in atto.
Sono i punti chiave del documento che il gruppo “Infanzia e adolescenza Foligno” e la zona sociale 8 hanno presentato all’assessore comunale all’istruzione, Paola De Bonis, nel corso di un incontro che si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 15 giugno. Documento che fa seguito all’appello “Sos infanzia ed adolescenza” lanciato nel comprensorio folignate nelle scorse settimane e che nel giro di quindici giorni ha raccolto oltre 500 firme. A sottoscriverlo anche realtà come l’Associazione culturale pediatri Umbria, la sezione folignate dell’Associazione genitori italiani e la Fondazione Valter Baldaccini.
Ad illustrare i contenuti del documento la pediatra Mariolina Frigeri e l’insegnane Sabina Antonelli. Nello specifico, le richieste hanno riguardato lo stanziamento di risorse per finanziare progetti volti a garantire a minori in condizioni di vulnerabilità percorsi gratuiti nel periodo estivo, l’organizzazione giornate di saluto che garantiscano ai ragazzi che hanno terminato il ciclo scolastico della scuola primaria di rivedere compagni e maestre e la creazione di un tavolo permanente sulle questioni dell’infanzia e dell’adolescenza.
“Si tratta di proposte che non solo condivido – ha commentato l’assessore De Bonis a rgunotizie.it – ma anche in linea con quanto previsto dal mio mandato. Siamo già al lavoro per valutarne la fattibilità – ha proseguito – dal momento che lo scoglio più grande è rappresentato dalla scarsità di risorse di cui disponiamo”. Intanto una prima risposta l’assessorato all’istruzione sembra averla data. “Di concerto con gli uffici competenti che in questi mesi non si sono risparmiati, lavorando anche oltre l’orario previsto per assicurare i servizi alla città – ha proseguito Paola De Bonis -, siamo riusciti ad accogliere la proposta di centri estivi per bambini che si trovano in condizioni di vulnerabilità”.
Attraverso una rimodulazione di prestazioni già pagate ma non erogate, sono stati infatti due cicli di laboratori musicali, di quindici giorni ciascuno e a costo zero per le famiglie. I laboratori si terranno al Parco di Colfiorito e a disposizione dei bambini partecipanti verrà messo anche un servizio navetta grazie alla collaborazione con la Polisportiva disabili di Foligno.