Quest’estate le norme di comportamento post emergenza Coronavirus cambieranno moltissimo le abitudini degli italiani e anche dei folignati. Con la Giostra della Quintana già posticipata, concerti annullati, sagre e feste impossibilitate nell’organizzazione, spettacoli teatrali e rappresentazioni in fortissimo dubbio, l’unico intrattenimento di questi mesi estivi potrebbe essere il cinema. Ma in che modo? Nel web sono scoppiate le richieste dei Drive-In a seguito di alcune informazioni, prive ancora di approvazione ufficiale da parte degli esercenti e della Regione stessa, in coda alla Germania che sta sperimentando a titolo promozionale qualche apertura di questo tipo. Per cercare di chiarire questa questione così importante, anche per la cultura locale e per avere un quadro più chiaro di quello che potrebbe essere l’unica scappatoia “mentale” di un’estate post-pandemia, abbiamo raggiunto Pietro Clarici, gestore del multisala Clarici, vera e propria pietra storica della nostra città e non solo.
“Innanzitutto mi preme ricordare un fatto importantissimo, prima di proporre una qualsiasi alternativa alla sala chiusa ci sono due aspetti da bilanciare – afferma Pietro Clarici -. Il primo è quello di riavvicinare in piena sicurezza lo spettatore alla fruizione del cinema: per rimanere in attività a livello nazionale dobbiamo riportare il pubblico nelle nostre strutture, ma sarà indispensabile rispettare tutte le prescrizioni sanitarie che verranno stabilite e creare un clima che consenta agli spettatori di vivere l’esperienza in maniera più serena. Il secondo – continua Clarici – è trovare un modo alternativo per ricominciare a lavorare subito, in sicurezza e sostenere in parte le nostre aziende in questo difficile momento di transizione. Credo che le arene all’aperto con posti contingentati e adeguato distanziamento possano essere una soluzione. La nostra idea anche a livello regionale è quella di offrire nelle nostre città un’alternativa culturale ai tanti mesi di streaming obbligato nelle nostre abitazioni. Le tempistiche verranno stabilite con le istituzioni nazionali e locali ma l’intenzione della nostra associazione è quella di muoverci con relativa rapidità”.
Il Drive-In potrebbe essere una soluzione?
A mio parere la questione Drive-In è molto più complessa di quanto sembri. Non bastano un telo bianco e un parcheggio per allestire una struttura professionale che faccia del buon Drive-In, ci sono degli accorgimenti tecnici molto importanti da realizzare e va valutato attentamente l’impatto ambientale dell’iniziativa. Ad oggi personalmente la vedo più che altro meramente come un’operazione di carattere promozionale ma ci sono delle alternative più che valide per sostituire l’idea del Drive-In mantenendo le stesse caratteristiche di sicurezza e migliorando l’aspetto qualitativo.
Si tratte delle famose arene estive?
Esattamente, crediamo moltissimo che l’operazione arena estiva sia la realtà più fattibile per poter proporre intrattenimento culturale a Foligno e in generale nelle città umbre. Per quanto riguarda noi stiamo ragionando su delle iniziative in questo senso nel centro storico di Foligno così da poter contribuire anche rivitalizzare il centro non appena le normative lo consentiranno. Lavorare all’aperto nel rispetto del distanziamento sociale e con tutte le precauzioni del caso è una delle soluzioni più plausibili per far ripartire la macchina del cinema, e come esercenti professionisti noi e i nostri colleghi crediamo di essere gli interlocutori più adatti per sviluppare questo tipo di progetti. Ovviamente la risposta del pubblico dipenderà dai film che proiettiamo, dunque in questo clima di collaborazione speriamo che anche i distributori facciano la loro parte fornendo nuove uscite importanti.