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Covid-19, in Umbria 111 i sanitari positivi. In arrivo due test rapidi

Pubblicato il 27 Marzo 2020 14:00 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:57

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Sono 111 i sanitari umbri risultati positivi al Covid-19, su circa 1500 tamponi effettuati. Si tratta di personale impiegato nei vari presidi ospedalieri della regione entrato a contatto con pazienti infetti. È quanto emerso nel corso della videoconferenza che si è tenuta nella mattinata di venerdì 27 marzo alla presenza – tra gli altri – della governatrice umbra, Donatella Tesei, dell’assessore Luca Coletto, e del direttore regionale alla salute, Claudio Dario.

L’incontro, nel corso del quale sono stati snocciolati i numeri aggiornati del Coronavirus – 884 positivi, 195 ricoverati di cui 46 in terapia intensiva, 11 guariti e 21 decessi – è servito, però, per fare principalmente il punto sulla strategia d’azione adottata dalla Regione per fronteggiare l’emergenza. “Strategia che – ha spiegato l’assessore Coletto – prevede un incremento dei tamponi, delle verifiche e dei test con un’indagine a cerchi concentrici, che parta cioè dal nucleo con più alta concentrazione di positivi per poi allargarsi verso gruppi di cittadini e professionisti che possono rappresentare un pericolo per la collettività. ‘Io resto a casa – ha quindi sottolineato l’assessore – non è uno slogan, ma un modo di pensare. Ed è fondamentale perché, come stiamo vedendo dai risultati, è la base per arginare il virus”. Per Luca Coletto, infatti, in Umbria si sta registrando un crescita lenta ma stabile che lascia ben sperare.

Necessario, dunque, che anche la popolazione faccia la propria parte, mentre il servizio sanitario regionale si sta dotando di nuovi test rapidi per la diagnosi. Ad illustrarli la dottoressa Francesca Mencacci, direttrice del laboratorio di microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia. “Il primo – ha spiegato – è di tipo immunologico e consente in un arco di tempo di 15 minuti di capire, attraverso una goccia di sangue, se è in atto un’infezione o se c’è stata recentemente. Se l’esito è positivo si attiva il percorso Covid, diversamente si deciderà caso per caso. In entrambi i casi la persona verrà isolata. Il secondo – ha quindi proseguito – di tipo molecolare, consentirà di avere i risultati in meno di un’ora ed interesserà, in questo caso, campioni respiratori”. “Il test immunologico – le ha fatto eco la professoressa Daniela Francisci – non si sostituirà al tampone, ma sarà un elemento di potenziamento”.

Cinquemila i test immunologici attualmente in distribuzione negli ospedali di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Branca, che saranno integrati con altri diecimila pezzi in arrivo entro il 30 marzo, così come annunciato da Stefano Nodessi Proietti a capo della Direzione di protezione civile regionale. “Nel giro di 10 o al massimo 15 giorni – ha poi proseguito – verranno inviati anche i test molecolari, per i quali sarà però necessario dotare di determinati macchinari i presidi ospedalieri che ne sono al momento sprovvisti”. “A partire speriamo da oggi – ha quindi sottolineato Claudio Dario – o al massimo da domani, sabato 28 marzo, tutte le persone in ingresso in ospedale e in comunità residenziali di tipo religioso o sociale, come le carceri, saranno sottoposti al test immunologico. L’obiettivo – ha dichiarato – è di arrivare a compiere duemila test quotidiani, controllando inizialmente una popolazione che oscilla tra i 20 e i 25mila soggetti per poi ampliare la platea”.

Intanto si attende l’arrivo di ventilatori polmonari e dispositivi di protezione. “Un’altra fornitura ci è arrivata nelle ultime ore – ha detto Nodessi Proietti -. Si tratta di 12 ventilatori polmonari per la terapia intensiva ed otto per la subintensiva. Siamo ancora lontani dai numeri richiesti – ha concluso – ma nel frattempo abbiamo opzionato 33 macchinari frutto di donazioni di privati, aziende e fondazioni che hanno manifestato grande solidarietà e vicinanza in questo momento”. Presente all’incontro, come detto, anche la presidente Tesei. “C’è un’interlocuzione continua e quotidiana con la Protezione civile nazionale – ha commentato – e la nostra regione può contare su un’equipe capace. Per cui sono convinta che ce la faremo – ha concluso – e ce la faremo bene”.

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