21.7 C
Foligno
venerdì, Luglio 18, 2025
HomeCulturaDoppio sold out per Simone Cristicchi a Trevi e Spello con “Esodo”

Doppio sold out per Simone Cristicchi a Trevi e Spello con “Esodo”

Pubblicato il 15 Febbraio 2020 14:19 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:05

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Svincolo di Scopoli, De Rebotti: “Al lavoro per avviare il cantiere entro il 2026”

Giovedì mattina in consiglio regionale l’intervento dell’assessore alle Infrastrutture in risposta all’interrogazione presentata da Enrico Melasecche. “Opera essenziale per risolvere problemi oggettivi di collegamento”

Dirigenti scolastici, chi resta e chi arriva a Foligno  

Pubblicato il Decreto con cui l’Ufficio regionale, guidato da Sergio Repetto, ha ufficializzato conferme e mutamenti negli incarichi di vertici degli istituti umbri in vista del nuovo anno

Foligno, preso lo scippatore di via Cairoli e via Clitunno

É un 43enne di origini italiane l’uomo che lo scorso fine settimana avrebbe derubato due anziane signore delle loro borse. Ad individuarlo la polizia, grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini riprese dalla videosorveglianza

Lo spettacolo “Esodo” di Simone Cristicchi è già sold out in Umbria. Tutto esaurito, infatti, per le due date di Trevi e Spello, rispettivamente il 17 ed il 18 febbraio alle 21.15. Il cantautore, nelle vesti di attore teatrale, è pronto, dunque, a calcare il palco del teatro Clitunno e quello del teatro Subasio. L’artista romano sarà ospite della stagione teatrale diretta da Fontemaggiore e racconterà un capitolo drammatico della storia del Bel Paese, quello, cioè, legato alla migrazione degli italiani d’Istria costretti a lasciare la propria terra in seguito ad un ridisegnato assetto geografico successivo al secondo conflitto mondiale. 

“Al porto Vecchio di Trieste c’è un luogo della memoria particolarmente toccante: il Magazzino n.18, – ha spiegato Simone Cristicchi – un luogo che racconta una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta e, se possibile, resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non ad un imponente monumento, ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Nel porto Vecchio di Trieste, il Magazzino n.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera e circa trecentomila persone, davanti ad una situazione dolorosa e complessa, decisero di lasciare le proprie terre natali, destinate a non essere più italiane. Non è difficile – ha concluso Cristicchi – immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono e loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza e tanta nostalgia”.

In “Esodo”, quindi, l’artista indagherà questi sentimenti, e lo farà attraverso un format, perfetto mix di parole, musica ed immagini.

Articoli correlati