16.9 C
Foligno
domenica, Maggio 4, 2025
HomeCulturaDoppio sold out per Simone Cristicchi a Trevi e Spello con “Esodo”

Doppio sold out per Simone Cristicchi a Trevi e Spello con “Esodo”

Pubblicato il 15 Febbraio 2020 14:19 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:05

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

L’arte contro la violenza di genere: Fidapa dona quattro opere al Commissariato di Foligno

Realizzati dalle socie e artiste Irene Balduani, Donatella Marraoni e Laura Vedovati, i quadri saranno esposti nella stanza per le audizioni protette lanciando un messaggio forte e universale

Manovra fiscale, il Pd incalza la maggioranza: “Scivoloni di una democrazia svuotata”

Dopo il consiglio comunale aperto del 30 aprile scorso non si è fatta attendere la risposta dei “dem”: denunciata l’assenza di confronto sul bilancio comunale e l’aumento della Tari e chiesto un uso della sala comunale più orientato al dialogo sui problemi della città

Due folignati insigniti della Stella al merito del lavoro

Natascia Massini e Roberto Velotti sono stati tra i 14 umbri che si sono distinti per meriti eccezionali nel corso della loro carriera. Il prefetto Zito: “Rappresentano una straordinaria testimonianza di eccellenza, di abnegazione e di dedizione silenziosa al proprio dovere”

Lo spettacolo “Esodo” di Simone Cristicchi è già sold out in Umbria. Tutto esaurito, infatti, per le due date di Trevi e Spello, rispettivamente il 17 ed il 18 febbraio alle 21.15. Il cantautore, nelle vesti di attore teatrale, è pronto, dunque, a calcare il palco del teatro Clitunno e quello del teatro Subasio. L’artista romano sarà ospite della stagione teatrale diretta da Fontemaggiore e racconterà un capitolo drammatico della storia del Bel Paese, quello, cioè, legato alla migrazione degli italiani d’Istria costretti a lasciare la propria terra in seguito ad un ridisegnato assetto geografico successivo al secondo conflitto mondiale. 

“Al porto Vecchio di Trieste c’è un luogo della memoria particolarmente toccante: il Magazzino n.18, – ha spiegato Simone Cristicchi – un luogo che racconta una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta e, se possibile, resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non ad un imponente monumento, ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Nel porto Vecchio di Trieste, il Magazzino n.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera e circa trecentomila persone, davanti ad una situazione dolorosa e complessa, decisero di lasciare le proprie terre natali, destinate a non essere più italiane. Non è difficile – ha concluso Cristicchi – immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono e loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza e tanta nostalgia”.

In “Esodo”, quindi, l’artista indagherà questi sentimenti, e lo farà attraverso un format, perfetto mix di parole, musica ed immagini.

Articoli correlati