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Foligno, la Casa del ragazzo compie 70 anni e rinnova i suoi spazi

Pubblicato il 22 Aprile 2019 06:47 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:03

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Era il 1949 quando la Casa del ragazzo di Foligno, fortemente voluta da monsignor Guglielmo Spuntarelli, ha spalancato le proprie porte per accogliere i giovani con l’obiettivo di dargli una formazione professionale e quindi accompagnarli in un percorso di inserimento nel mondo del lavoro. Da allora sono trascorsi 70 anni e la struttura folignate continua ancora oggi ad assolvere la propria missione, rappresentando – insieme alle scuole di Perugia e Marsciano – un importante centro di formazione ed aggiornamento professionale, gestito dal Centro nazionale opere salesiane.

Ed è proprio per sottolineare il fondamentale ruolo svolto all’interno della comunità, soprattutto in favore delle giovani generazioni, la Diocesi di Foligno e il Cnos Fap hanno deciso di festeggiare questo settantesimo anniversario, che non vuole essere solo un traguardo raggiunto ma anche un nuovo punto di partenza per affrontare le sfide del futuro. Le celebrazioni del 70esimo anniversario sono in calendario per giovedì 2 maggio e prenderanno il via, alle 10.30, con il saluto delle autorità alla presenza del vescovo di Foligno, monsignor Gualterio Sigismondi. A seguire si terrà la visita agli spazi che sono stati oggetto di un intervento di rinnovamento.

Intervento finanziato dalla Fondazione Valter Baldaccini dopo il terremoto del 2016. “Il sisma che alla fine di agosto ha ferito il nostro territorio – spiegano dalla Fondazione che porta il nome del compianto imprenditore Valter Baldaccini – ha segnato tutti profondamente e le richieste di aiuto che ci sono arrivate sono state numerose. Dopo un’attenta analisi dei progetti pervenuti, la Fondazione ha deciso di sostenere il restauro dell’Istituto Cnos Fap, che dal 1977 coordina i salesiani d’Italia impegnati a promuovere un servizio di pubblico interesse nel campo dell’orientamento, della formazione e dell’aggiornamento professionale secondo lo stile educativo di don Bosco”. A giocare un ruolo chiave il legame profondo tra Valter Baldaccini e i salesiani. Lo stesso imprenditore, infatti, frequentò il collegio dei salesiani perché la sua famiglia, di umili origini, voleva garantirgli una buona educazione, improntata su valori cristiani.

Da qui, dunque, la decisione di contribuire alla “rinascita” dell’ex Casa del ragazzo, sostenendo – tra l’altro – l’adeguamento e la messa a norma del sistema antincendio previsto dalla normativa vigente per l’edilizia scolastica. “La messa in sicurezza di questa scuola – sottolineano a questo proposito dalla Fondazione Baldaccini – significa garantire formazione e percorsi educativi per tanti giovani del nostro territorio”.

Percorsi professionalizzanti che vanno dall’acconciatore al meccanico, dall’aiuto cuoco all’elettricista e che annualmente spalancano le braccia a circa 300 giovani, il 70 per cento dei quali riesce a trovare un impiego. Ma i progetti per l’ex Casa del ragazzo non si fermano qui. Già, perché da circa un anno ormai ha preso il via il grande piano messo a punto dalla Caritas diocesana di Foligno, diretta da Mauro Masciotti, il cui obiettivo è quello di ristrutturare l’antico edificio che ospitava il convitto. D’accordo con Cnos Fap, l’idea è dunque quella di dar vita ad un centro di formazione che consenta di ospitare anche giovani provenienti da fuori città. Una sorta di cittadella della formazione dal respiro multiculturale.

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