A smascherarlo sono stati gli agenti del commissariato di Spoleto, al termine di una complessa operazione ed ora l’uomo è ricercato in tutto il territorio nazionale. Italiano, di 45 anni, la sua specialità erano le truffe, online e telefoniche. Centinaia le persone raggirate in tutto lo Stivale, compresi diversi cittadini umbri. A tutti prometteva case al mare a buon mercato in cui trascorrere le vacanze estive, tutte rigorosamente di proprietà di qualcun altro. Le pubblicizzava sotto falso nome sui principali social e una volta incassata la caparra di 150 euro con bonifico accreditato su una carta prepagata da lui attivata, ma intestata ad un’altra persona, spariva. Una volta ricevuto l’acconto, infatti, provvedeva immediatamente ad eliminare l’inserto pubblicitario ed il falso profilo social, cambiava il numero di telefono rendendosi irreperibile e ricominciava con un altro annuncio, un altro profilo, un’altra utenza ed un altro Iban. L’uomo che, come detto, è attualmente ricercato in tutto il territorio nazionale, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di truffa e rischia fino a cinque anni di carcere, pena triplicata per la continuazione delle condotte criminali.
Ma questa è solo una delle due truffe scoperte dal commissariato spoletino diretto dal vice questore aggiunto Claudio Giugliano. L’altra riguarda un 54enne incensurato, anche lui italiano, residente ad Osimo (Ancona) e denunciato in stato di libertà. L’uomo, utilizzando un negozio di vendite on-line, adescava clienti ricevendo ordini per elementi di arredo e richiedendo, a conferma dell’ordine, il versamento anticipato del prezzo di acquisto, variabile tra i 150 ed i 250 euro. Pagamento che veniva effettuato dalle vittime con bonifico su un conto corrente intestato alla società titolare del negozio. Società che risultava, però, in fase di chiusura per fallimento. Gli ordini, quindi, rimanevano inevasi, con il 54enne che incassava però il pagamento. I clienti, non ricevendo quanto ordinato, tentavano di contattare il venditore che accampava scuse, prendendo tempo per superare così i tre mesi dal fatto e mettersi al riparo da eventuali querele. Vistosi scoperto e denunciato alla Procura della Repubblica di Spoleto, l’uomo ha iniziato a risarcire le persone truffate prima del giudizio.