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Sindrome di down e discalculia, a Foligno la matematica non è più un tabù

Pubblicato il 27 Luglio 2018 14:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:49

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La discalculia e la sindrome di down sono sempre meno un tabù. I bambini che convivono con questi disturbi potranno praticare delle attività specifiche, gratuite,  all'interno Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno. Stamattina, infatti, la struttura di via Isolabella, l'Usl Umbria 2, il Comune di Foligno e l'Università degli Studi di Perugia hanno firmato l'accordo per l'attivazione di laboratori pensati per i bambini che presentano difficoltà nell'apprendimento dei numeri e di calcoli. A coordinare le attività caratterizzate dalla “matematica del concreto” è stata Emanuela Ughi, docente dell'Ateneo perugino. Il progetto, inizialmente destinato ai bambini con problemi di discalculia delle scuole primarie e secondarie di primo grado della zona sociale 8, è stato aperto anche ai bambini affetti da sindrome di down di tutti i Comuni del territorio coperti dall'Azienda sanitaria locale. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza della Regione Umbria, rappresentata dall'assessore Luca Barberini. Ma non è la prima volta che questo accordo viene siglato. “Dal 2005 – ha dichiarato il direttore del Laboratorio, Pierluigi Mingarelli - svolgiamo attività didattiche con 'matematica del concreto' rivolta portatori di discalculia e affetti da sindrome di down. In un anno, abbiamo accolto tra i 20 e i 40 ragazzi, attivando due o tre corsi annuali per gruppi da 10. Il progetto, che si è sempre basato sulla convenzione tra Usl 2 Umbria, Comune di Foligno, Regione Umbria e Laboratorio di Scienze Sperimentali, è stato interrotto per due anni, per poi riprendere nel 2018 grazie ad un bando sociale della Regione. “Le attività – ha proseguito il professor Mingarelli – sono già partite tra febbraio e aprile. Le prossime inizieranno gli ultimi mesi del 2018 e i primi del 2019. Spetta ai servizi individuare i bambini che hanno bisogno di tali attività”. Già, perché quello della discalculia è un tema sul quale si è posta la giusta attenzione solo negli ultimi anni. La difficoltà di fare calcoli e raggiungere buoni risultati nelle materie scientifiche era in passato interpretata dai docenti come una forma di negligenza dello studente. La materia normativa in merito è recente: risale al 2010 la legge (n.170) che riconosce l'esistenza della discalculia e formula dei criteri per individuarne la diagnosi. Un'iniziativa, questa, che mira inoltre ad eliminare il problema di diagnosi tardive e conseguenze psicologiche spiacevoli. “L'età precoce di chi frequenterà tali corsi – ha dichiarato il vicesindaco Rita Barbetti – serve ad attutire i traumi prodotti da una mancata o tardiva diagnosi. Negli anni passati, questa situazione comportava la disistima e la depressione”. A non avere dubbi sulla straordinarietà del progetto è il direttore generale dell'Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini: “Non credo esista un'iniziativa simile sul territorio nazionale. Non si tratta solo di didattica, ma di vera e  propria riabilitazione, che del resto ha sempre portato degli ottimi risultati”. Convinto della necessità di una diagnosi tempestiva è anche il direttore del Dipartimento di Matematica ed Informatica dell'Università degli Studi di Perugia, Gianluca Vinti. “Quello della discalculia è un problema sentito anche nell'ambito universitario. Una questione che pone delle difficoltà perché non si è intervenuti prima. Per questo – prosegue il prof. Vinti – è importante la sinergia tra i protagonisti dell'accordo: il reparto di neuropsichiatria infantile che esegue la diagnosi, il Laboratorio di Scienze Sperimentali che offre una struttura in cui praticare le attività ed il Dipartimento universitario di Perugia che mette in campo le proprie competenze”. Insomma, una questione delicata e sempre più presente. Ed è per questo che i docenti devono essere preparati: a tale scopo, nel 2015 il Laboratorio Sperimentale ha attivato un corso di formazione per insegnati con tanto di relazione rilasciata dall'Usl Umbria 2. Tra dicembre e gennaio, come ha dichiarato il direttore Imolo Fiaschini, l'Azienda Sanitaria Locale farà un intervento pubblico, nonché un training formativo. Insomma, la strada è tracciata.

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