16.4 C
Foligno
lunedì, Maggio 20, 2024
HomeAttualitàFoligno: domani la commemorazione di Giovanni Lazzaroni

Foligno: domani la commemorazione di Giovanni Lazzaroni

Pubblicato il 17 Settembre 2014 11:37 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:24

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Portare i giovani a votare: l’iniziativa dello Spi Cgil per combattere l’astensionismo

Lunedì 20 maggio l’incontro con gli studenti dell’Ipia “Orfini” di Foligno per ricordare la prima partecipazione delle donne alle urne il 2 giugno 1956. Obiettivo dichiarato: “Trasmettere ai giovani l’importanza di questo diritto fondamentale”

“Trasporto pubblico nel caos”: sit-in in piazza a Foligno e Terni

Lunedì 20 maggio doppia mobilitazione del Partito democratico nelle due città umbre per chiedere “interventi immediati”. La denuncia di Franquillo e Spinelli: “I disagi vissuti dai pendolari ogni giorno sono incalcolabili. La Regione non muove un dito”

A Foligno un weekend a tutta danza

Quello in corso a Foligno è un weekend a...

E’ in programma per domani alle 17 nella sala del Consiglio comunale di Foligno la commemorazione di Giovanni Lazzaroni, sindaco della città dal 1962 al 1964, nel decimo anniversario della morte. Lazzaroni, nato a Nola in provincia di Napoli nel 1916, si trasferì a Foligno nel 1949, come docente di filosofia e storia al liceo classico “Federico Frezzi”. Iscritto al Partito Comunista Italiano, è stato assessore all’istruzione e alla cultura dal 1956 al 1962 (nel corso del suo incarico ha inaugurato la mostra per i cento anni dell’Unità d’Italia e numerosi edifici scolastici fra i quali la scuola elementare di Pale e la scuola materna comunale ‘Giuseppe Garibaldi’). In quell’anno divenne sindaco, subentrando nella carica di primo cittadino a Italo Fittajoli, che si era dimesso per motivi di salute e restò primo cittadino fino al 1964. Durante il suo mandato, fu redatto ed approvato il primo Prg (Piano Regolatore Generale) della città, mentre iniziarono i lavori per la deviazione della Flaminia, per garantire una viabilità più sicura. Successivamente fu capogruppo del partito comunista all’opposizione fino al 1970, anno in cui fu eletto di nuovo in Consiglio comunale ma divenne anche consigliere regionale. Si dimise dall’incarico in Comune e diventò assessore regionale alla cultura nella prima legislatura regionale, sotto la guida di Pietro Conti. Durante questi cinque anni approvò importanti leggi per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali nel territorio regionale. Alla fine del mandato regionale tornò all’insegnamento.

Articoli correlati