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Al Ciac di Foligno “Visioni del mondo”: il Giappone raccontato dagli scatti di Moriyama

Pubblicato il 21 Novembre 2014 17:20 - Modificato il 6 Settembre 2023 10:59

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Centoventi fotografie che raccontano la storia del Giappone dagli anni Sessanta ad oggi. Centoventi scatti dai bianchi e neri contrastati, spesso sfocati, graffiati, sovraesposti o sgranati, che tracciano i contorni di un’esistenza priva di legami con un luogo d’origine o di vincoli dettati dalle convenzioni sociali. Centoventi immagini che raccontano Daido Moriyama, tra i maggiori protagonisti della fotografia contemporanea giapponese. Ad ospitare le sue opere sarà il Centro di arte contemporanea di Foligno con la mostra “Visioni del mondo”, che verrà inaugurata sabato 22 novembre alle 18. E alla vigilia del taglio del nastro, a raccontare qualcosa di più di Moriyama e delle sue peculiarità artistiche è stato, ai microfoni di Radio Gente Umbra, il direttore artistico del Ciac, Italo Tomassoni. “Si tratta di una mostra che fa il paio con quella di Edward Weston – spiega – organizzata sempre in collaborazione con la Fondazione fotografia di Modena e che ha avuto probabilmente il maggior successo di pubblico e forse anche di stampa di tutte le mostre ospitate al Ciac. Questa volta, però, ci troviamo di fronte ad un fotografo più moderno, visto che ci sono oltre trent’anni di differenza; un fotografo che pesca nella realtà culturale dei nostri tempi. Moriyama – prosegue – si è definito un cane randagio per la sua voglia di camminare per il mondo, alla ricerca di emozioni che forse erano le stesse che gli aveva suggerito la beat generation”. Ed è proprio sulla base delle emozioni che Daido Moriyama sceglie i suoi temi ed i suoi obiettivi. “Per lui non è importante la foto tecnicamente perfetta, quella ben composta o quella più bella. Nulla viene scartato. Anche la foto degradata – sottolinea Tomassoni – rimane un documento che assurge alla dignità del rapporto con la vita. È il fotografo della contemporaneità – conclude il direttore artistico del Ciac – e della cultura contemporanea, intesa come cultura che cerca di assottigliare sempre di più il margine di differenza che c’è tra la vita e l’arte”. Parallelamente alla mostra, sarà inoltre allestita una selezione di opere video di artisti dell’Estremo Oriente dalla collezione di fotografia contemporanea della Fondazione cassa di risparmio di Modena. Protagonisti di “Asian Contemporary”, saranno le opere di Tabaimo, Yasumasa Morimura, Miwa Yanagi, Kimsooja e Yang Fudong. La mostra “Visioni del mondo” – curata dallo stesso Tomassoni e da Filippo Maggia, direttore della Fondazione fotografia di Modena, e presentata venerdì mattina da Giancarlo Partenzi, direttore del Ciac – sarà visitabile fino al prossimo 25 gennaio tutti i weekend (venerdì dalle 16 alle 19; il sabato e la domenica dalla 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19). Il biglietto di ingresso è di 5 euro (ridotto 3 euro). Entrano gratis i ragazzi fino ai 14 anni, le scolaresche ed i portatori di handicap.

In fondo all’articolo l’intervento completo del direttore artistico del Ciac, Italo Tomassoni, ai microfoni di Radio Gente Umbra.

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