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Foligno, scontro Sindaco-Municipale: “Basta guerra tra poveri”

Pubblicato il 26 Novembre 2014 16:26 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:37

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“Contestiamo fermamente l’ennesimo tentativo del Sindaco di giustificare la propria posizione mettendo i cittadini contro l’intera categoria dei dipendenti pubblici”. Parole forti quelle della componente rsu della Uil-Fpl di Foligno che mercoledì 26 novembre ha commentato le parole del primo cittadino Nando Mismetti sull’abbandono da parte dei vigili urbani – sabato scorso – delle celebrazioni del 168esimo anniversario della fondazione del corpo. “Siamo stanchi di vedere che la politica strumentalizzi per i propri bisogni comunicativi le gravi situazioni di chi perde un lavoro e di chi non lo trova”. Cosi il sindacato si è scagliate contro l’appello alla responsabilità che il primo cittadino ha lanciato ai dipendenti pubblici – in particolare al corpo di polizia municipale – ricordando al Sindaco il loro impegno quotidiano nel confronto con i problemi dei cittadini dovuti alle scelte politiche e “non alla poca responsabilità dei dipendenti pubblici”. Disagi che gli stessi impiegati starebbero vivendo a causa del mancato rinnovo contrattuale che da anni sottrae risorse economiche – a detta del sindacato – senza alcun beneficio visibile dati i continui sprechi della politica. In tal senso i dipendenti pubblici hanno contestato la scelte del primo cittadino di assumere in via fiduciaria diverse figure che avrebbero fatto aumentare il numero già elevato dei dirigenti comunali che lo stesso Sindaco si era impegnato a ridurre, con uno spreco di risorse – ribadisce la Uil-Fpl – che potrebbero essere destinate ad altro. Un richiamo alla responsabilità, dunque, che il sindacato ha rimandato al mittente chiedendo a Mismetti di smettere di fomentare una ‘guerra tra poveri’ che contrappone cittadini e dipendenti pubblici quando –  ha sottolineato la Uil Fpl – “è la politica che persegue, con indifferenza alle critiche, azioni irresponsabili in un momento di crisi economica ed occupazionale”.

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