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Foligno, Spoleto e Terni insieme per il trasporto sanitario

Pubblicato il 23 Dicembre 2014 18:32 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:20

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L’unione fa la forza. È questo, in sintesi, lo scopo delle associazioni Croce Bianca di Foligno, Stella d’Italia di Spoleto e Opera Pia di Terni, che hanno deciso di unirsi e dar vita ad un consorzio umbro per il trasporto sanitario. Un’impresa sociale senza finalità di lucro che, sommando i requisiti di tutti e tre i consorziati, ha le caratteristiche economiche, organizzative e strutturali per poter far fronte ad una gara per l’affidamento dei servizi del trasporto sanitario di un territorio ampio come quello dell’Asl Umbria 2. “Siamo riusciti a mettere insieme tre realtà importanti – ha dichiarato il presidente del C.u.tra.s. Vincenzo Lazzaroni – realizzando il primo consorzio di trasporto sanitario in Italia. La nostra forza è rappresentata da una cinquantina di dipendenti, un parco macchine che si aggira intorno ai 60-70 mezzi e una quantità di volontari nell’ordine di 3-400 persone che ruotano tra Croce Bianca, Stella d’Italia e Opera Pia”. Una scelta, quella delle tre associazioni, che si spera sia vincente. E proprio in merito all’affidamento del servizio del 118, il 12 dicembre è stata pubblicata sull’albo pretorio dell’Asl Umbria 2 la delibera a firma del direttore generale, Sandro Fratini, che approva la pubblicazione del bando. Non poche però sono le preoccupazioni e le riserve del consorzio perché, a quanto pare, il bando non tutelerebbe adeguatamente le associazioni di volontariato che da oltre 15 anni effettuano il servizio in convenzione con le Asl territoriali. “Si tratta di una gara piuttosto sostanziosa dal punto di vista economico – ha affermato a riguardo Lazzaroni – a cui possono partecipare ditte provenienti da tutta Italia e da tutta Europa”. In ballo infatti ci sono ben 28 milioni di euro per un affidamento di 4 anni, di cui 3,5 milioni annui riservati al trasporto dell’emergenza-urgenza. “Il problema inoltre – ha sottolineato il presidente del consorzio – è che si è scelto di utilizzare il sistema dell’offerta economica più bassa e non più vantaggiosa, come invece noi avremmo auspicato al fine di valutare un insieme di requisiti, tra cui le competenze” . Il bando poi sarebbe anche in contrasto con l’articolo 58 della legge regionale 18 del 2012, che prevede che il servizio del trasporto sanitario sia affidato anche con gara, ma esclusivamente ai soggetti accreditati. Per questo, da tempo, si era in attesa di un regolamento regionale che però non ha mai visto la luce. “Ci siamo riservati di impugnare la delibera del direttore generale – ha annunciato quindi Lazzaroni – davanti al tribunale amministrativo regionale. Il consorzio comunque – ha concluso – rappresenta un patrimonio per l’Umbria e non vorrei che, nel caso in cui dovessimo perdere la gara, andasse disperso”.  

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