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Cittadinanzattiva e Comitato rifiuti zero Spoleto: “No all’ampliamento della discarica di Sant’Orsola”

Pubblicato il 13 Gennaio 2015 16:43 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:12

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Il Comitato rifiuti zero e Cittadinanzattiva Spoleto si oppongono alla possibilità di aprire una nuova discarica a Sant’Orsola. È questa in estrema sintesi la posizione delle due associazioni che in una lettera aperta rivolta al primo cittadino di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, esprimono tutta la loro contrarietà sulla questione. «Il Comitato rifiuti zero e Cittadinanzattiva sono ovviamente in posizione antitetica rispetto alle intenzioni palesate da lei in una recente intervista in cui prendeva in seria considerazione l’apertura di un’altra discarica in località Sant’Orsola, adiacente all’esistente». Con queste parole, dunque, le due associazioni aprono la lettera rivolta pubblicamente a Cardarelli. «L’attuale discarica di Sant’Orsola – si legge inoltre – ci costerà trenta anni di gestione post mortem e nulla sappiamo sulle reali ripercussioni in termini ambientali e quindi sulla salute dei cittadini». Perciò, per il Comitato rifiuti zero e Cittadinanzattiva la strada da percorrere è ben lontana dall’apertura di un’altra discarica. «Dopo  gli altisonanti proponimenti pre-elettorali, dopo la  nostra proposta presentata insieme a Legambiente,  dopo che  il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere Grossi (M5S) di perseguire la strategia rifiuti zero – scrivono – tutto avremmo potuto ascoltare tranne la proposta di una nuova discarica, quando  solo 20 giorni fa l’assessore Campagnani in pubblica assemblea ha annunciato la raccolta differenziata porta a porta nel centro storico e la sperimentazione della tariffa puntuale da qui a pochi mesi. Scelte palesemente in contraddizione con  la “rete di protezione” della discarica». Per questo, dunque, le due associazioni chiedono un incontro urgente al sindaco di Spoleto. «Le motivazioni accampate – sottolineano nella lettera – sono di ordine contabile e monetizzata è stata anche la salute dei residenti (un risarcimento!). No caro sindaco, la strada da perseguire nella gestione dei rifiuti è un’altra e le è stata indicata. Inoltre – concludono – vogliamo precisare che l’attuale maggior costo della raccolta rifiuti è riconducibile ad una gestione della raccolta differenziata del tutto insufficiente e, come sempre abbiamo precisato, i costi aggiuntivi li devono pagare i soggetti che hanno causato questo danno. Le chiediamo un incontro urgente  per discutere questa situazione».

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