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Imu agricola, Confagricoltura boccia la nuova normativa

Pubblicato il 26 Gennaio 2015 18:11 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:06

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Chiarita la questione dell’Imu sui terreni montani 2014-2015. Venerdì scorso, durante una riunione del Consiglio dei ministri, attraverso l’emanazione di un decreto legge, si è arrivati a superare il precedente decreto relativo all’Imu per i terreni agricoli prevedendo una distinzione tra comuni totalmente montani e comuni parzialmente montani per l’esenzione o meno dal pagamento dell’imposta. Con la nuova normativa saranno 69 i comuni umbri totalmente esenti, 10 solo nel comprensorio folignate spoletino – in particolare Foligno, Campello sul Clitunno, Cerreto, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Monteleone di Spoleto, Nocera, Sellano, Spello e Valtopina. Parzialmente esenti invece Bevagna, Cannara, Castel Ritaldi, Montefalco, Spoleto e Trevi. A spiegare il nuovo decreto legge è intervenuto ai microfoni di Radio Gente Umbra Marco Caprai, presidente della Confagricoltura dell’Umbria: “La differenza è che nei comuni montani tutti i proprietari di terreni sono esenti dal pagamento dell’Imu sui terreni agricoli, mentre nei comuni parzialmente montani sono esenti solo coloro che sono iscritti al regime previdenziale del coltiavatore diretto o dell’imprenditore agricolo a titolo principale”. Superato dunque il principio dell’ “altitudine della casa comunale” del precedente decreto, si è passati ad una revisione dei criteri per l’esenzione per l’Imu che prendono spunto dai dati di “montanità” elaborati dall’Istat. Una decisione che ha lasciato perplessa la Confagricoltura come spiegato da Caprai: “Il principio con cui il Governo ha stabilito questo ulteriore onere a carico degli agricoltori dà luogo ad alcune cose abbastanza stravaganti. Diversamente da quanto accade ora, infatti, con la precedente normativa il Comune di Foligno non risultava esente dal pagamento dell’Imu sui terreni agricoli. Un’imposta che non trova comunque l’accordo della Confagricoltura: “Come confederazione crediamo che l’Imu sui terreni agricoli sia una imposta indebita. Noi già paghiamo una tassa sui terreni quindi, eventualmente, il Governo avrebbe dovuto modificare il reddito catastale ma non operare facendo discriminazioni all’interno della categoria”. I nuovi criteri comunque, si applicano anche all’anno di imposta 2014 la cui scadenza, per i contribuenti che non rientrano nei parametri per l’esenzione, è fissata per il prossimo 10 febbraio.

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