Un marito geloso e una donna vittima di continue vessazioni e minacce. È la storia che arriva da Foligno e che ha visto gli agenti del locale commissariato mettere fine al pericoloso comportamento dell’uomo. A finire nei guai è un 35enne, indagato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie. Per lui è scattato il divieto di avvicinamento, con l’applicazione del braccialetto elettronico. A eseguire la misura cautelare sono stati gli agenti guidati dal vice questore aggiunto Adriano Felici, in esecuzione al provvedimento adottato dal gip del tribunale di Spoleto.
Le indagini del personale del commissariato sono riuscite a mettere in luce le numerose vessazioni fisiche e psicologiche messe in atto dall’indagato negli ultimi mesi. A causa della sua morbosa gelosia e dell’abuso di alcol l’uomo, in più occasioni, aveva minacciato, aggredito verbalmente e offeso sua moglie – anche in presenza delle due figlie – procurandole uno stato di continua paura e sofferenza. Il 35enne è arrivato a bruciare il passaporto e la carta d’identità della vittima e, addirittura, a installare nell’auto della donna un Gps per poterne tracciare ogni singolo spostamento.
Ma il comportamento intimidatorio si era allargato anche nei confronti dei suoceri, diffidati dal presentarsi a casa, pena possibili spiacevoli conseguenze nei confronti della donna. Ma non finisce qui, perché il 35enne in un’occasione si è persino recato nel luogo di lavoro di sua moglie minacciandola di morte. È questa la circostanza che ha convinto la vittima, oramai esasperata dalla situazione, a chiedere aiuto alla polizia.
Ora l’uomo non potrà avvicinarsi oltre a sua moglie, anche alle figlie e ai familiari coinvolti, nonché nei luoghi di lavoro e quelli abitualmente frequentati dalle vittime dei suoi comportamenti. Per l’indagato è stata prescritta una distanza dalle persone coinvolte non inferiore ai 300 metri, così come non potrà mettersi in contatto con loro con qualsiasi mezzo.